Coronavirus, Speranza: “Non sarà un Natale come gli altri, il virus non scompare”

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“Il virus non scomparirà e quindi non sarà un Natale come gli altri. Bisogna dire come stanno le cose”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolineando che “non sarà così solo in Italia ma penso in tutta Europa”.

“Una vaccinazione alla popolazione su larga scala avverrà da primavera inoltrata in avanti. Le prime dosi – ha ribadito Speranza a Rai 3 – saranno destinate ai medici e agli infermieri in prima linea e alle persone più fragili. Entro la fine di gennaio dovremmo avere le prime dosi del vaccino anti-Covid. L’Ema dovrà dare l’autorizzazione ma tutti i dati segnalano che dovremmo averle”.

Il ministro della Salute ha poi annunciato anche che “tra qualche settimana dovremmo avere anche un altro strumento: gli anticorpi monoclonali. Sono una realtà italiana molto interessante”

A Milano fino al 18 dicembre, i bambini tra i 2 e i 6 anni potranno ricevere il vaccino anti influenzale con spray-nasale nel mezzanino della metropolitana di Gerusalemme, fermata della stazione Lilla. I primi genitori con i figli sono arrivati, su appuntamento, all’apertura dell’ambulatorio temporaneo, messo a disposizione da Metro 5 con la collaborazione di Atm, alla Fondazione Buzzi. Ogni ora vengono vaccinati, dagli specializzandi della facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano, 8 bambini per un totale di 40 ogni pomeriggio.

“Con 21 criteri fotografia più completa” Il ministro è tornato sulla contestata questione dei parametri pandemia. “Avere piu indicatori significa avere una fotografia piu’ completa e larga. Questi 21 indicatori li usiamo da maggio e ci hanno aiutato a leggere l’epidemia, dopodiché il dialogo con le Regioni è sempre aperto, ma 21 criteri significa avere fotografia più affidabile, oggi questo è il modello che abbiamo e dobbiamo rispettarlo. Abbiamo un modello che in questa seconda ondata prova a non farci chiudere tutto dappertutto che sarebbe stata una scelta più facile ma avrebbe avuto prezzo più alto”.

Regioni rosse, “bisogna avere prudenza” “E’ una valutazione che dovremo fare, ci vuole grande gradualià’ e prudenza, prima le Regioni rosse che chiedono di tornare indietro avevano Rt sopra 2, ora è sceso. Sono per consolidare il risultato, non dobbiamo avere fretta. Attenzione, si stanno facendo sacrifici ma sono per avere massima prudenza. lavoriamo perché misure possano ridursi ma guai ad avere fretta”.