Coronavirus, Toti: “Vittime e restrizioni, ci aspetta una settimana pesante”

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GENOVA – “Quella che ci dobbiamo aspettare è una settimana pesante”. Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, non usa mezzi termini e in modo pragmatico a Primocanale anticipa la situazione a cui si va incontro in una ulteriore settimana di emergenza legata al Covid-19. “Ci dobbiamo aspettare una settimana pesante per il numero delle vittime. I malati di oggi sono i contagiati di due settimane fa, come i decessi di domani saranno i decessi dei contagiati nello stesso periodo. Quindi è ovvio che i numeri saranno dolorosi. Noi ci auguriamo tutti che nei prossimi giorni ci possa essere una inversione di tendenza nella curva che finora abbiamo visto salire su tutto. Ci auguriamo di essere arrivati quasi al picco, ma per far svoltare la curva bisogna essere ancora più rigorosi e stare in casa”, ha proseguito Toti.

Si tratta di avere, statistica alla mano, un paio di settimane di paziena. “”Credo che le misure prese in Liguria siano coerenti col momento. Abbiamo chiuso tutte le attività di cui adesso la gente può fare a meno per qualche settimana perché siamo in piena emergenza. Stiamo cercando col sindaco Bucci e gli altri sindaci di tenere aperti i porti e i cantieri per farci trovare pronti nel momento in cui verrà a cessare l’emergenza. Se quei lavori si fermeranno credo che far ripartire questo Paese sarà molto più difficile. E qualcuno piangerà non per il coronavirus ma per quello che è successo”.

Le prime ore di ordinanza regionale restrittiva sono trascorse con risultati positivi secondo i dati delle forze dell’ordine. “Chiedo però, con ancora maggior forza, di rispettare le regole, il momento è cruciale. Non ci aspettiamo dei risultati numerici di fronte all’impegno che tutti stiamo profondendo nei prossimi giorni, ma se tutti rispetteremo le regole e faremo il nostro dovere ci aspetteremo di vedere dei numeri in calo dalla settimana successiva. Chiedo responsabilità a tutti, anche le opposizioni: dobbiamo tutti collaborare per vincere questa battaglia, mettano nel cassetto la smania di visibilità, nessuno sente il bisogno di polemiche inutili. Men che meno chi lavora in prima linea nella sanità, persone che ringrazio profondamente”, ha sottolineato Toti.

“Non possiamo concedere nulla al nostro terribile nemico, passate la domenica in casa”, ha ribadito Toti citando il bollettino della che reca numeri “impressionanti” (parole dello stesso governatore). I morti sono cresciuti di 33 unità in un solo giorno, il record dall’inizio dell’emergenza, per un totale di 152 vittime positive al test. “Bisogna essere ulteriormente rispettosi delle nuove regole che abbiamo dato. Nelle prossime ore ci giochiamo la sfida con questa malattia, la distanza sociale è quella che permetterà alla nostra sanità di superare l’onda di pieno in arrivo. Riusciamo ad ‘asfissiare’ il virus se le persone resteranno a debita distanza”, ha rimarcato il governatore.

Toti ha fatto anche il punto sulla nave Costa Luminosa, attraccata nel porto di Savona con a bordo 84 persone sintomatiche, in isolamento obbligatorio in cabine dedicate. “Il nostro obiettivo, concordato con tutti i soggetti coinvolti in questa emergenza legata alla Costa Luminosa, è arrivare entro domenica sera (22 marzo) con un migliaio di persone a bordo, in gran parte membri dell’equipaggio oltre a 188 passeggeri residenti in Paesi esteri non raggiungibili a causa del blocco dei voli. Queste persone saranno gestite dalla task force nazionale sanitaria e di protezione civile, senza gravare in alcun modo sul sistema sanitario ligure, già fortemente sotto pressione”, ha concluso il presidente.

Per quanto riguarda i passeggeri, è stato completato il trasferimento di 110 italiani residenti in parte in Liguria e in parte nelle altre regioni del centro e nord Italia e di 87 cittadini svizzeri, insieme a 2 venezuelani residenti in territorio elvetico. A seguire è previsto un analogo trasferimento per altri 55 italiani, residenti nel centro-sud del Paese (tra cui 6 residenti nelle isole, di cui 4 in Sardegna e 2 in Sicilia), seguiti da 276 passeggeri europei con rientro organizzato direttamente da Costa Crociere. Per quanto riguarda l’equipaggio, delle oltre 800 unità complessive, verranno fatti sbarcare con trasporti protetti i 63 italiani, sempre a carico di Costa in quanto non ritenuti essenziali per il funzionamento della nave.