Covid-19, fase 2: Cgil, nuovo accordo su salute e sicurezza

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Landini: intesa positiva per ripresa attività produttiva

“Un accordo positivo, utile, che mantiene la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini la prima condizione per la ripresa dell’attività produttiva. Abbiamo fatto passi in avanti e ora dobbiamo dare gambe alla sicurezza dei lavoratori e alla ripresa produttiva”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha commentato la scorsa settimana la nuova intesa raggiunta, dopo un lungo confronto, da governo e parti sociali per integrare il Protocollo di sicurezza, in vista della fase due.

“L’intesa – prosegue il leader della Cgil – verrà recepita in un dispositivo normativo. Questo ci consentirà di avere certezza ed esigibilità delle regole che abbiamo concordato. La ripresa del lavoro dovrà avvenire nella massima sicurezza, tanto che le condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione diventano un requisito cogente per riprendere o continuare a lavorare”. “Sono state inserite – aggiunge Landini – regole per garantire uniformità di comportamenti nei siti con più aziende che operano nella stessa produzione e per responsabilizzare sia le aziende committenti che in appalto”.

“Per riorganizzare il lavoro, valutare i rischi, trovare le soluzioni più idonee, garantire la prosecuzione nella massima sicurezza delle attività produttive – conclude il segretario generale della Cgil – sarà importante il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e dei comitati territoriali, che abbiamo inserito nel protocollo e che avranno il compito di garantire la massima adesione allo spirito e alla lettera del protocollo stesso”.

Altrettanto positivo è il commento sul nuovo protocollo appalti pubblici sottoscritto da Mit, Anas, Rfi, Anci, Upi e parti sociali dell’edilizia. Per Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, si tratta di un risultato importante che “oltre a ribadire quanto previsto già dai precedenti protocolli per i grandi lavori, si introducono tavoli specifici di verifica e monitoraggio, oltre che a livello aziendale (solo dove sono presenti Rsu e Rls) anche a livello territoriale, viste anche le dimensioni di impresa e la presenza di piccole e piccolissime aziende. Tavoli con le parti sociali firmatarie dei Ccnl che prevedono il coinvolgimento dei Cpt (gli enti bilaterali territoriali dedicati alla sicurezza) e dei Rlst, con la possibilità di allargarli anche a specifiche competenze tecniche sanitarie per una migliore organizzazione del lavoro e dei carichi in cantiere.”

I Piani della Sicurezza ,spiega il sindacalista, “saranno aggiornati alla luce del protocollo con il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori e le stazioni appaltanti vigileranno, attraverso i coordinatori per la sicurezza, affinché tutte le imprese rispettino il protocollo. Previsti anche interventi specifici dell’Inail e in casi eccezionali la possibilità di intervento delle polizie municipali. Ogni cambiamento organizzativo sarà possibile solo nel rispetto dei Ccnl sottoscritti, favorendo così anche sperimentazioni volte a migliorare la vita in cantiere.”

Infine, ma non per importanza, “positivo e significativo è l’impegno preso dal Governo affinché con la ripartenza dei cantieri, vengano ripristinati in termini ordinari tutti gli strumenti per contrastare lavoro irregolare e concorrenza sleale, a partire oggi dal ripristino dei termini del Durc e domani dall’attuazione della Congruità prevista dall’articolo 105 del Codice Appalti. Su questo impegno vigileremo pronti a tutto affinché venga rispettato.” Come sindacato “diamo atto al Governo, a Rfi, Anas, Anci e Upi della sensibilità e attenzione dimostrata, oltre che alle associazioni datoriali. Ripartire in sicurezza, ripartire bene, favorire la ripresa economica mettendo la salute prima di ogni cosa è l’unica strada possibile per il bene del Paese” conclude il numero uno del principale sindacato delle costruzioni”.

Sul sito della Fillea nazionale il testo del protocollo: