Cultura, a Pisa dal 1 gennaio la mostra di Steve McCurry “Icons”

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Gli Arsenali Repubblicani di Pisa ospitano dal 1 gennaio al 7 aprile la mostra fotografica di Steve McCurry “Icons”, organizzata da Artika, con il patrocinio del Comune di Pisa. L’evento è stato presentato stamani in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti alla presenza dell’assessore alla cultura Filippo Bedini, della curatrice della mostra Biba Giacchetti e di Daniel Buso per Artika.

«Siamo particolarmente lieti – dichiara l’assessore Filippo Bedini – di ospitare nei bellissimi Arsenali Repubblicani di Pisa la mostra di uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea. Una dimostrazione che quando l’Amministrazione mette a disposizione spazi con una forte capacità attrattiva, si riesce ad avere eventi di rilievo nazionale, che creano per Pisa la possibilità di elevare l’offerta culturale della città e di integrare l’offerta turistica, perché tanti visitatori che vengono vedere piazza dei Miracoli possono fare una piccola deviazione e visitare la mostra, che sarà così inserita all’interno del percorso museale dei Lungarni». «McCurry – prosegue l’assessore – è un’artista che colpisce per la vita che ha fatto: partito con un percorso quasi da inviato di guerra, ha permesso a tutti, in tempi fortemente diversi da quelli di oggi dove le immagini viaggiano su web e social a una velocità impressionante, di dare corpo a immagini che ritraevano scenari di guerra in paesi lontani e al tempo sconosciuti al grande pubblico, come ad esempio l’Afghanistan, diventato poi l’occasione della famosa foto della ragazza afgana ritratta nel 1984, riconosciuta in tutto il mondo come una foto iconica. Tra i suoi più grandi meriti quindi averci fatto conoscere quegli scenari e quei volti altrimenti ignoti, ma anche quello di aver fermato immagini che oggi non sarebbero ripetibili, perché nel frattempo il mondo è completamente cambiato.

Un artista che negli anni 80 e 90 ha girato il mondo in luoghi dove in quegli anni si rischiava la vita per ritrarre immagini che ci colpiscono ancora oggi, per la modernità e la scelta attuale. Mi auguro che la mostra riscuota il dovuto successo di pubblico e possa rappresentare il fiore all’occhiello dell’offerta turistica culturale della nostra città per il 2024».

«McCurry – spiega la curatrice Biba Giacchetti – ama definire se stesso uno storyteller, raccontatore di storie, che ha posto la sua attenzione sulle categorie più deboli che subiscono le conseguenze dei conflitti, delle catastrofi ambientali, le vittime, tra cui la famosa ragazza afghana che lui è riuscito a ritrovare dopo tanti anni e a rimanere in contatto con lei; addirittura, attraverso il Governo italiano, è stata aiutata e portata a vivere in Italia.

È l’emblema di una storia che ci fa capire come per lui i personaggi fotografati non sono delle icone, ma sono delle persone vere, con cui McCurry vuole rimanere in contatto. In questa mostra ci sono le immagini che lui ama di più, circa 100, una selezione aggiornata a quello che lui ritiene essere le più rappresentative di tutti i progetti a cui lui ha lavorato. La mostra non è destinata agli appassionati della foto ma a tutti, il suo pubblico infatti è trasversale.

Lo spazio degli Arsenali Repubblicani che ospita la mostra è stupendo, e ha una potenzialità enorme sia per la sua bellezza della struttura, che per il luogo in cui si trova. Pisa è una città universitaria, fatta di tanti giovani, e speriamo che la mostra sia apprezzata da cittadini, studenti e turisti».