Tutti centri coinvolti nello studio «Victorion -2P», con cui si valuterà l’efficacia del farmaco Inclisiran nella prevenzione di infarti e ictus in un periodo compreso tra tre e sei anni.
Come funziona questo farmaco?
Inclisiran – già in uso nei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare: malattia causata da una particolare alterazione genetica che produce un eccesso di colesterolo nel sangue – ha un meccanismo d’azione diverso dagli altri medicinali in uso per la riduzione dei livelli di colesterolo Ldl. Ovvero: statine, ezetimibe e inibitori del Pcsk9. Si tratta di un farmaco di precisione che, iniettato sotto cute, interagisce con l’Rna messaggero (mRna) e innesca il «silenziamento» del gene che codifica per l’enzima PCSK9. Compito di quest’ultimo è ridurre il numero di recettori che legano le lipoproteine a bassa densità (Ldl) e favoriscono l’assorbimento della frazione più pericolosa del colesterolo all’interno delle cellule (rimuovendolo dal circolo sanguigno).
Al contrario, aumentando il numero di recettori di superficie, molecole come inclisiran favoriscono la rimozione del colesterolo «cattivo» dalle arterie e l’assorbimento a livello epatico. L’azione, diretta soltanto sui bersagli specifici, rende il farmaco ben tollerato e provoca effetti collaterali meno gravi rispetto alle statine ad alte dosi.