Dal 1962 Cuba è sotto embargo economico

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Queste restrizioni implicano dei sacrifici incommensurabili richiesti al popolo cubano in termini di prodotti di prima necessità, nonché di farmaci. Nonostante ciò Cuba, all’avanguardia per ciò che riguarda l’istruzione e la ricerca medica, sta sviluppando, per contrastare la pandemia, ben quattro varianti di vaccino, il Soberana (Sovrano), il numero due è in dirittura d’arrivo e sarà totalmente pubblico con una distribuzione gratuita. Ebbene, la domanda che sorge spontanea è: se a Cuba, paese del terzo mondo, colpito da embargo economico occidentale da sessanta anni, si riesce a sviluppare un vaccino di Stato cosa impedisce ai paesi del primo mondo, così progrediti culturalmente ed evoluti scientificamente, di attuare la stessa procedura? Perché ricorrere a delle aziende private, multinazionali, con sedi fiscali in paradisi off shore, nelle quali è impossibile effettuare controlli sulla produzione, per acquistare dei beni essenziali come i vaccini a prezzi spesso esorbitanti, senza considerare il ricatto politico della distribuzione? Perché accreditare così tanto potere a entità private sovranazionali anziché appropriarci del nostro diritto sovrano, come cittadini, di auto determinare le nostre cure mediche?

Peter D’angelo