Dall’Unione Europea l’ennesima presa per i fondelli!

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La proposta della Presidente Von der Leyen di un fondo europeo contro la disoccupazione da 100 miliardi, chiamato Sure (acronimo di Support to mitigate unemployment risks in emergency), altro non è che l’ennesimo specchietto per le allodole, l’ennesima presa in giro da parte di un’Europa che non vuole cambiare.

Non si tratta di soldi a fondo perduto per gli Stati, ma di un prestito, quindi di nuovo debito pubblico. Il meccanismo prevede che tutti i paesi membri conferiscano alla Commissione europea 25 miliardi in garanzia, noi dovremmo versarne circa 3 (anche questi rientrano nel debito pubblico), per mezzo dei quali la stessa emetterà titoli per raccogliere sul mercato “fino a 100 miliardi”. Attenti però: di questi, al massimo se ne potrà utilizzare il 10% in un anno. Nel 2020 c’è il rischio, insomma, che la cifra versata come garanzia dall’Italia corrisponda all’incirca a quella che riceverà in prestito.

Tradotto: ancora una volta il nulla. Che senso ha conferire soldi alla Commissione europea per mettere in piedi un meccanismo burocratico complicatissimo per ottenere indietro un prestito? Tanto vale prendere direttamente i soldi in prestito sul mercato!
Noi siamo stanchi di queste prese in giro, se l’Europa esiste batta un colpo adesso. La Bce faccia quello che dovrebbe fare ogni Banca Centrale del mondo: garantisca i titoli del debito pubblico con acquisti illimitati.