Per la morte di Desirée, resta in carcere l’imputato condannato

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Resta in carcere Brian Minthe, uno dei quattro accusati della morte di Desirée Mariottini

Condannato ieri a 24 anni e mezzo ma per il quale la Corte d’Assise aveva disposto la scarcerazione per l’accusa di droga. All’uomo è stata, infatti, notificata in queste ore una nuova ordinanza cautelare per l’accusa di omicidio della sedicenne di Cisterna di Latina, trovata priva di vita in un immobile abbandonato nell’ottobre del 2018 a Roma nel quartiere di San Lorenzo. Pericolo di fuga, si legge nel provvedimento di tre pagine, “anche al fine di sottrarsi all’esecuzione della pena come da lui fatto nell’immediato al momento del decesso di Desirée Mariottini”.

Nell’ordinanza, notificata dalla Squadra Mobile della Questura di Roma ieri sera presso il carcere di Regina Coeli, viene riportato anche che Minthe “non ha mostrato segni di resipiscenza” e visto che è sprovvisto di abitazione “non sarebbero praticabili misure meno gravose” del carcere. Per questa vicenda ieri sono stati inflitti anche due ergastoli e una condanna a 27 anni nei confronti degli altri imputati, tutti cittadini africani.