E lo farà proprio a partire dalle varie città, Mosca in primis, per raccontare sul Fatto Quotidiano e su TvLoft il conflitto visto dalla sponda di chi ha invaso l’Ucraina prima di iniziare con i bombardamenti a tappeto.
I primi di aprile, dopo poco più di un mese dallo scoppio della guerra, ascoltando l’ottimo corrispondete Rai Marc Innaro parlare a Carta Bianca, ho pensato che fosse davvero interessante comprendere quel che i russi (in particolare coloro che vivono al di fuori delle grandi metropoli) pensano del conflitto, dell’Europa, delle sanzioni, di Putin, dell’avvicinamento alla Cina. Dunque, ho iniziato a pianificare un viaggio nella Russia più profonda. Prima di richiedere il visto ho avvertito l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e dopo averlo ottenuto l’Ambasciatore italiano a Mosca».
Di Battista in Russia per un reportage per il Fatto
Un reportage, come ai vecchi tempi. Quelli in cui viaggiò – sempre per Il Fatto Quotidiano – per tutto il Continente americano, da Nord a Sud passando per Centro.
E, anche in quell’occasione, oltre agli articoli per raccontare la Bolivia e altri Stati, con la sua telecamera mostrò agli spettatori di LotfTv (sempre di proprietà del Fatto Quotidiano) le immagini di quel suo viaggio che non si limitò alle città principali. E ora è il turno di Di Battista in Russia, per mostrare quello che «pensano dall’altra parte».