Di lui si è parlato pochissimo

0
61

Si chiamava Mustapha Milambo Baguma ed era quello che in molti si sono limitati a chiamare “autista”, la terza vittima dell’agguato in cui sono stati assassinati anche l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e il carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci. Mustapha era sposato dal 1990 e dopo essersi laureato aveva iniziato a lavorare per il World Food Programme come autista. Un’intera vita dedicata alla cooperazione internazionale, spezzata per sempre da una raffica di Kalashnikov.
Dargli un volto e un nome è il minimo che possiamo fare. Anche lui, come Attanasio e Iacovacci, lottava per la pace: tre servitori di due Stati diversi, accomunati dagli stessi ideali, uccisi nell’esercizio delle loro funzioni. Non dimentichiamoli.