DIETA DIMAGRANTE DELLA PASTA

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La pasta è un alimento tipico della dieta mediterranea che tanti elogi riceve da dietologi e nutrizionisti. E’ pur vero che quando si inizia una dieta dimagrante la pasta è uno dei primi alimenti che vengono sacrificati perché si ritiene che faccia ingrassare. Soprattutto nell’ambito delle diete low carb (le diete a restrizione calorica) i carboidrati vengono demonizzati e quindi sono i primi ad essere eliminati dal regime dietetico. Ma le cose stanno effettivamente così?
In realtà la pasta di per sè non contiene nè molte calorie nè grassi, per cui è possibile inserirla nell’ambito di una dieta sana ed equilbrata seguendo qualche piccolo e semplice accorgimento. In effetti riguardo ai valori nutrizionali e alle calorie di questo alimento è necessario prenderne in esame la tipologia. Fondamentalmente però, secondo gli esperti, non ci sono abissali differenze da un punto di vista nutrizionale. La pasta di semola di grano duro, quella più comunemente utilizzata, conta circa 350 calorie per 100 grammi. La pasta integrale ad esempio ha la stessa composizione della pasta di semola da cui si differenzia solo per l’aggiunta delle fibre. La pasta all’uovo invece presenta un tenore più elevato di grassi e una minore quantità di carboidrati.

Pasta: valori nutrizionali
Nello specifico questa è la composizione della pasta: per oltre il 70% è costituita dai carboidrati, le proteine si attestano attorno al 10%, i grassi sono attorno al’1%. Una porzione media di pasta in media ci fornisce non più di 400 calorie ed ha un alto potere saziante.

Come mangiare la pasta senza ingrassare
Secondo un luogo comune la pasta, soprattutto se mangiata di sera, farebbe ingrassare. In realtà le cose non stanno esattamente così. Seguendo degli accorgimenti infatti non solo non fa ingrassare ma può fare addirittura dimagrire. Per raggiungere questo obiettivo è necessario scegliere la tipologia di pasta giusta. In questo senso vi suggeriamo quella integrale perchè presenta un basso indice glicemico e quindi vi consentirà di assumere carboidrati a lento rilascio che ci forniscono energia in maniera costante e mantengono a livelli stabili gli zuccheri nel sangue. Venendo assorbiti lentamente dall’organismo non si accumulano nel tessuto adiposo trasformandosi in grasso.

Anche la cottura è importante. Quella al dente serve ad abbassare l’indice glicemico e aiuta ad assimilare meglio gli amidi.
Dicevamo che non è vero che la pasta fa ingrassare se viene consumata di sera. Questo perché favorisce la produzione di alcuni ormoni, la melatonina e la serotonina, che fanno assorbire meglio il triptofano. Il triptofano è un aminoacido che controlla l’umore e ci aiuta a combattere l’insonnia e l’ansia. Quando siamo rilassati, gli ormoni dello stress, tra cui il cortisolo, che favorisce l’aumento di peso, calano. Insomma la pasta a cena fa bene, ci rilassa e può aiutarci anche a dimagrire.

Anche il condimento ha la sua importanza. Le verdure ad esempio ci permettono di insaporirla secondo i nostri gusti: possiamo scegliere pomodori, melanzane, zucchine, carote, patate, broccoli e tanti altri ortaggi ancora. Le verdure sono importanti perché riducono il picco glicemico che si verifica mangiando i carboidrati. Oppure potete condirla con olio, aglio e peperoncino, spezie che attivano il metabolismo e quindi ci aiutano a bruciare i grassi.

Redazione Benessere