DIETRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE

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La violenza maschile colpisce in Italia una donna su tre.
“Le cronache dei giornali ci raccontano le morti di donne per mano di mariti, fidanzati, compagni che non accettavano di essere stati lasciati, o – dichiarano – erano gelosi, o innervositi da qualche comportamento. […] Il gesto dell’uccisione è quasi sempre l’epilogo di un rapporto che è stato segnato da comportamenti violenti e di controllo da parte dell’uomo”.
Femminicidio è quindi un termine che “non indica tanto il sesso della vittima, quanto il motivo di genere per cui una donna è ammazzata, denotando il carattere patriarcale della violenza inflitta”. Emerge infatti “il bisogno di dominio che ancora segna le relazioni. Dominio, controllo, rifiuto della libertà”.
“Certamente la violenza non è amore, ma l’amore c’entra. […] Il lavoro delle operatrici [dei centri antiviolenza] è sostenere la donna per liberarla da una dipendenza affettiva insana, lavorare sulla relazione, attente a non far scattare la colpevolizzazione della donna, giudicata incapace di scappare da una simile situazione di violenza”.
Al cuore del problema c’è la dipendenza maschile, rimossa, negata, ma proprio perciò foriera di comportamenti abusanti e distruttivi. […] L’incapacità di elaborare il distacco o l’abbandono da parte di una moglie o una fidanzata, di fare i conti con la propria dipendenza, è per molti uomini fonte di tale frustrazione e senso di impotenza da generare, appunto, violenza”.
“Noi crediamo che serva una nuova educazione sentimentale per formare uomini e donne libere”.
“Sicuramente aiuterebbe una scuola capace di occuparsene, che scegliesse di lavorare, con i ragazzi, sulla capacità di gestire la propria frustrazione, riconoscere e controllare la propria rabbia, accettare i cambiamenti e le trasformazioni delle relazioni; con le ragazze, sulla percezione del rischio, sull’identificazione dei segnali di comportamenti ossessivi e persecutori. Insegnare a ragazze e ragazzi a decostruire i ruoli di genere, educare al
rispetto, alla libertà, alle relazioni paritarie e non oppressive”.
Citazioni tratte da “Libere tutte. Dall’aborto al velo, donne nel nuovo millennio” di Cecilia D’Elia e Giorgia Serughetti (Minimum Fax, 2021).
A cura di Ilaria Moroni
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