Dl agosto, Faraone (IV): “Smontata bufala segreti su atti Cts”

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Il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, ha parlato ad Agorà su Rai3: “La vera emergenza oggi è quella economica, occorre tenere sotto controllo il Covid ma la priorità è l’economia. Il Dl Agosto ci soddisfa perché è stato composto con un certo equilibrio tra sostegno alle imprese e ai lavoratori: questa stucchevole dicotomia tra padroni e dipendenti va messa in soffitta, tutto si regge insieme, lo stiamo vedendo. Siamo soddisfatti che ci sia nel decreto il rinvio delle tasse e che sia stata accolta la proposta di Italia Viva di utilizzare la de-contribuzione invece che la cassa integrazione, con una misura specifica per il Sud sul taglio del costo del lavoro per tutti i lavoratori. Questo è un principio fondamentale per far tornare a lavorare le persone. Turismo e ristorazione sono due settori che vanno sostenuti perché vi si fonda la nostra economia. Il bonus vacanze sta funzionando bene , la stagione turistica sta ripartendo anche grazie alla capacità dei nostri imprenditori. Adesso dobbiamo prevedere già nei 25 miliardi dell’ultimo scostamento risorse per il Bonus ristorazione: abbiamo chiesto che la cifra sia 1 miliardo e si sta ancora discutendo sul “quantum”. Noi andiamo avanti perché pensiamo che sia fondamentale raggiungere con questa misura tutte le attività. È stata smontata la bufala che il governo volesse tenere segreti gli atti del comitato tecnico scientifico. La trasparenza è sempre giusta: io sono per desecretate sempre anche se bisogna comprendere l’esigenza di una compatibilità con le inchieste in corso ma credo che la trasparenza sulla Valseriana sia doverosa. Sulle scelte del governo mi pare che ognuno abbia la sua opinione: c’è chi dice si doveva fare di più, chi di meno. La nostra posizione è nota, siamo stati i primi a chiedere di ripartire e adesso dobbiamo pensare solo alla ripresa: abbiamo di fronte mesi pensatissimi, ai mesi passati ci penseremo dopo aver dato risposte concrete agli italiani che devono tornare a lavorare”.