#DonneMigranti

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Migrare significa per donne e uomini fatica, dolore, solitudine, violenze, addirittura morte. Tuttavia le donne migranti sono esposte a tutto questo molto più degli uomini. A dirlo non sono solo le storie e i racconti di chi emigra ma anche i dati. Da una recente ricerca, basata su interviste a 437 operatrici e operatori che accolgono migranti in 5 paesi europei, emergono numeri agghiaccianti sulle violenze subite dalle donne nel percorso migratorio.
Oggi le donne migranti rappresentano solo il 10% di chi arriva in Europa via mare ma quasi la totalità ha subito, nel Paese di origine o durante il viaggio, forme multiple di violenza agite da uomini conosciuti e trafficanti: torture, abusi, stupri, matrimoni forzati, mutilazioni genitali, tratta, sfruttamento sessuale. Violenze di ogni tipo, che molto dipendono dalle rotte migratorie e dalla lunghezza del viaggio, dai paesi di partenza e di arrivo, dalle condizioni familiari. Un fenomeno sottostimato e poco conosciuto che le stesse donne migranti tendono a tacere per paura delle conseguenze, per colpevolizzazione e sfiducia nelle autorità, ma anche per scarso accesso alle informazioni sui diritti riconosciuti in ciascuno degli Stati europei.
Ecco ricordiamoci di tutto questo quando le vediamo scendere dalle navi e ascoltiamo chi parla di porti chiusi, respingimenti e taxi del mare…

Casa della Donna Pisa