“Dura risposta alla sinistra”. La “contromanovra” di Berlusconi

0
58

Silvio Berlusconi in prima linea per Venezia. Il Cavaliere nel corso di una conferenza stampa alla Camera per presentare la contromanovra di Forza Italia ha voluto sottolineare la sua vicinanza al capoluogo veneto che in questo momento sta lottando con il maltempo e i danni provocati dall’acqua alta: ” È un disastro veramente grande i danni sono elevati.

Abbiamo chiesto al Parlamento europeo con un’interrogazione per far accedere Venezia ai fondi per le calamità naturali. Andrò a parlare io personalmente”. Poi il leader azzurro ha anche parlato del Mose, tornato al centro del dibattito politico: “Bisogna sollecitare per dare ai ministeri che se ne occupano di dare l’ultimo colpo al Mose. Con il Mose in funzione tutto questo non sarebbe successo”.

“Manovra con Dna di sinistra”

A questo punto il Cavaliere inizia a “demolire” la manovra che si appresta a varare il governo giallorosso. L’ex premier non usa giri di parole: “È una manovra del Governo più di sinistra della storia della Repubblica. Noi vogliamo contrastare l’oppressione fiscale. La nostra manovra è quella contenuta nel programma di FI ed è quella dell’equazione liberale dello sviluppo e del benessere”. Di fatto l’esecutivo si appresta a dare il via ad una vera e propria “mazzata” fiscale che lascerà poco spazio al potere di acquisto degli italiani: “Questa è la manovra del governo più a sinistra della storia della repubblica, che va a rafforzare tutto ciò che noi contrastiamo, a partire dalle tasse sulle famiglie, sulle imprese e sul lavoro. Con la nostra contromanovra ci sarebbero meno burocrazia, meno tasse e la flat tax – ha aggiunto -. Tasse, spesa pubbliche e manette, invece, sono nel DNA del governo delle quattro sinistre”.                                           La ricetta azzurra anti-tasse

E in effetti con tutte le microtasse che stanno per abbattersi sulle tasche degli italiani, la manovra ha in pancia un peso fiscale non da poco. E così il leader di Forza Italia propone la sua ricetta per rimettere in moto i consumi e innescare la crescita: “Basterebbe poco per abbattere veramente il cuneo fiscale, invece loro hanno messo solo due miliardi. Ribadiamo il nostro no alla patrimoniale – ha aggiunto l’ex premier -, mentre vogliamo introdurre il cosiddetto quoziente familiare”. Il Cav suggerisce un bonus per ogni foglio da 150 euro mensili fino al compimento dei 21 anni. Ma il Cav va oltre e propone di fissare in Costituzione il tetto per le tasse: “”Abbiamo uno Stato nemico dei cittadini per quanto riguarda le tasse. Per questo torneremo a raccogliere firme nei gazebo in tutta Italia, per introdurre in Costituzione un limite alle tasse. L’unica cosa che hanno fatto di spending review è stato tagliare lo stipendio a Cottarelli perchè l’hanno lasciato a casa”.

La “battaglia” azzurra

A questo punto l’ex premier promette una battaglia senza quartiere proprio sulla manovra. In Parlamento infatti sarà Vietnam per sventare l’assalto alle tasche dei contribuenti: “Noi sulla manovra in Parlamento saremo molto duri nella risposta alle provocazioni della sinistra e andremo anche direttamente a parlare con la gente”. Una delle bombe fiscali da disinnescare è quella della plastic tax e il leader azzurro pensa già ad una soluzione: “L’unica speranza che eliminino la Plastic tax è data dal fatto che le imprese sono in Emilia Romagna, quindi per un interesse immediato”. Insomma l’offensiva azzurra è partita. Infine il Cavaliere parla anche dei prossimi appuntamenti elettorali come le Regionali in Campania: “Carfagna? Abbiamo discusso insieme, avevamo discusso su un candidato ideale, immaginate quale è…ma visto che non intende candidarsi, il nostro nome è quello di Stefano Caldoro. Penso che sabato e domenica ci incontreremo per ufficializzare. Siamo noi che dobbiamo indicare il nome e il nostro nome è Stefano Caldoro”.