È sempre colpa del Reddito di cittadinanza

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La colpa è sempre del Reddito di cittadinanza. Per la ministra del Lavoro, Marina Calderone, il sussidio è la causa di tutti i mali. Anche delle difficoltà che alcune aziende possono avere nel trovare lavoratori. Mai pensare, però, che la causa siano i salari bassi o le condizioni tutt’altro che ragionevoli. No, la colpa è solo del Reddito di cittadinanza. Anche ora che, come rivendica il governo, per gli occupabili è stato cancellato

Calderone parla del tema intervenendo all’anniversario dell’Inps, sostenendo che “l’utilizzo del sussidio senza dare in cambio niente ha allontanato le persone dal lavoro”. Secondo la ministra “è stato disincentivato l’incrocio tra domanda e offerta”.
PER CALDERONE È SEMPRE COLPA DEL REDDITO DI CITTADINANZA

La ministra del Lavoro sostiene che “chi ha creato il Reddito di cittadinanza non ha potuto dire altro che, per la leva delle politiche attive, il progetto è rimasto ai blocchi di partenza. Magari si sono giustificati con la pandemia o le condizioni difficili”.

Secondo Calderone, “se hai disposizione un sussidio e non ti viene chiesto nulla, non si capisce perché impegnarsi a trovare lavoro”. Così se in Italia abbiamo “1 milione di posti di lavoro”, ma non i lavoratori, la colpa è del fatto che esiste il Reddito di cittadinanza. Che, ricordiamo, esiste in praticamente tutti i principali Paesi europei, che non hanno però lo stesso problema.

Inoltre, Calderone rivendica che la piattaforma per l’inclusione sociale e lavorativa “funziona”, tanto da pensare di metterla in campo prima del previsto per l’assegno d’inclusione.
TUTTE LE FALLE DEL RAGIONAMENTO DELLA MINISTRA DEL LAVORO

Il primo aspetto da sottolineare è ormai noto a tutti: la piattaforma non funziona. Al di là delle denunce delle persone che segnalano di non aver ancora ricevuto i 350 euro promessi a chi si sarebbe iscritto sul portale, va sottolineato che l’incrocio tra domanda e offerta sulla piattaforma non esiste.

La maggior parte delle possibilità di lavoro riguarda il Nord Italia, mentre gli ex beneficiari del Reddito si trovano in altre Regioni, soprattutto del Sud. Dove, invece, le offerte non ci sono.

(di Stefano Rizzuti – lanotiziagiornale.it)