Ecco i sei paesi europei che hanno bloccato la vendita di armi alla Turchia

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Si allunga di giorno in giorno la lista dei paesi europei che hanno disposto lo stop alla vendita di armi al regime di Erdogan. Tra questi, ad oggi, non figura l’Italia, che negli ultimi quattro anni, secondo le elaborazioni della Rete Italiana per il Disarmo, ha esportato armi da guerra verso la Turchia per un valore di oltre 800 milioni di euro (circa 320 milioni nel solo 2018). Ecco i sei paesi europei che, come riferisce Tpi, hanno bloccato le esportazioni di materiale bellico verso Ankara.

Germania

Venerdì 11 ottobre la Germania ha annunciato il blocco della vendita di armi alla Turchia. La decisione è stata annunciata dal ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas alla Bild am Sonntag.

Nel 2018, la Germania ha venduto alla Turchia armi per un totale di 240 milioni di euro.

Paesi Bassi

Il vicepremier olandese Hugo de Jonge ha annunciato venerdì 11 ottobre che i Paesi Bassi hanno deciso di sospendere le esportazioni di armi verso la Turchia finché proseguiranno gli attacchi di Erdogan nel nord della Siria. I Paesi Bassi forniscono singoli componenti per sistemi d’arma alla Turchia, per un volume d’affari complessivo che si aggira attorno ai 30 milioni di euro all’anno.

Svezia

“Pensiamo che ciò che la Turchia stia facendo sia un’escalation della violenza in Siria, un crimine contro il diritto internazionale e un’azione militare ingiustificabile”, ha dichiarato la ministra degli Esteri svedese Ann Linde, annunciando l’intenzione di proporre al parlamento un embargo alle armi alla Turchia. “I curdi pagheranno un prezzo elevato, invece dovremmo ringraziarli per il loro contributo alla lotta contro lo Stato Islamico”, ha aggiunto la ministra.

Danimarca

Anche la Danimarca ha deciso di sospendere la fornitura di armi verso Ankara. Copenaghen, inoltre, è determinata ad impegnare tutti i paesi dell’Unione europea a prendere questa posizione, in modo compatto.

Norvegia

La Norvegia ha deciso lo stop alla vendita delle armi nonostante sia alleata della Turchia all’interno della Nato, come Stati Uniti e Italia. La ministra degli Affari esteri norvegese Ine Eriksen Soreide ha annunciato la sospensione di tutte le nuove esportazioni di armamenti verso Ankara già il 10 ottobre, all’indomani quindi dell’inizio dell’offensiva turca contro i curdi nel nord della Siria. “Poiché la situazione è complessa e in rapida evoluzione, il ministero degli Affari esteri, come misura precauzionale, non gestirà alcuna nuova richiesta di esportazione di materiali di difesa o materiale per molteplici usi verso la Turchia fino a nuovo avviso”, ha dichiarato la ministra norvegese.

Finlandia

La Finlandia è stato il primo paese a dichiarare l’impegno per fermare l’esportazione di armi. A dare l’annuncio, il 9 ottobre, è stato il ministro della Difesa finlandese Antti Kaikkonen, che su twitter ha scritto: “La Turchia avvia un’operazione militare nel nord della Siria. La situazione è seria”.

Fortebraccio News