Elezioni Calabria, anomalie nel conteggio voti

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Anomalie nel conteggio dei voti per l’elezione del presidente della Regione Calabria. Sommatorie errate sono state riscontrate soprattutto nella circoscrizione nord, territorio che ricopre l’intera provincia cosentina. Diversi i candidati che stanno valutando l’ipotesi di eventuali ricorsi da presentare dopo la proclamazione degli eletti, quando si avrà l’ufficialità della ripartizione dei seggi tra i partiti.

In prima linea, i militanti nella Lega. Il Carroccio infatti non si è accaparrato il secondo seggio della circoscrizione Nord per soli 15 voti (per recuperarlo basterebbero le 15 preferenze annullate a San Marco Argentano). A confermarlo è Luigi Novello, primo dei non eletti della circoscrizione nord, il quale sostiene che “il partito da Roma ha già predisposto un ricorso per avere chiarezza sui diversi errori di calcolo riscontrati””. Errori che sembrerebbe riguardino tutte le tre circoscrizioni calabresi.

Un altro candidato leghista della circoscrizione nord, Pietro Molinaro, ha invece già segnalato alla commissione elettorale alcuni calcoli non esatti emersi dalla visione delle copie dei verbali. Un esempio. Nel Comune di Francavilla Marittima “su 190 voti – afferma il candidato consigliere dello schieramento a sostegno di Jole Santelli – me ne hanno assegnati solo 30″”.

Tra gli aspiranti consiglieri che potrebbero presentare ricorso sembrerebbe vi sia anche l’onorevole Giuseppe Gentile, candidato consigliere del centrodestra nella lista Casa delle Libertà, da 49 anni tra i più votati in Calabria, escluso nonostante abbia incassato ben 7.821 preferenze.

Nel frattempo sabato pomeriggio il Tribunale di Cosenza ha terminato la visione dei verbali, evidenziando le discrasie che dovranno essere verificate con un controllo incrociato tra i dati delle singole sezioni e le schede elettorali con cui i cittadini hanno espresso la propria preferenza. Il tutto è stato trasmesso all’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Catanzaro.

Domani, mercoledì 12 febbraio, dovrebbero essere resi noti i numeri ufficiali con i nomi degli eletti. Intanto il Movimento 5 Stelle e Carlo Tansi (fuori dal Consiglio regionale con rispettivamente il 7,35% e il 7,22% dei voti) sono al lavoro per presentare ricorso avverso la soglia di sbarramento dell’8% ritenuta, dai loro legali, incostituzionale. Entrambi contestano la scarsa chiarezza della legge regionale. Attese sorprese nella proclamazione ufficiale dei consiglieri regionali eletti.