I salti di specie – Molte specie animali note per essere portatrici di virus, come ad esempio i pipistrelli, sulla spinta dei cambiamenti climatici potrebbero arrivare a occupare aree diverse da quelle in cui vivono abitualmente. La convivenza con altri animali aumenterebbe le probabilità che un virus si diffonda attraverso “salti di specie”, ossia muti a tal punto da essere capace di essere trasmesso da una specie animale all’altra, fino ad arrivare all’uomo.
Una minaccia anche per gli animali – I futuri virus potrebbero essere una minaccia per la salute animale, causando epidemie nocive per gli allevamenti. Punto di partenza della ricerca è stata l’analisi del modo in cui le aree geografiche attualmente popolate da 3.870 specie di mammiferi potrebbero cambiare in relazione a diversi scenari da qui al 2070. Applicando un modello relativo alla trasmissione di virus fra specie a un sottoinsieme di 3.139 animali, i ricercatori hanno elaborato la previsione sulle opportunità future di scambi di virus fra specie.
Occasioni di simili mix biologici sono possibili ovunque nel mondo, ma sono particolarmente concentrate nelle aree densamente popolate dagli esseri umani, come l’Africa tropicale e il Sud-Est asiatico. Ancora una volta, rilevano gli autori della ricerca, i protagonisti di queste contaminazioni potrebbero essere i pipistrelli, che costituiscono il serbatoio naturale di virus potenzialmente capaci di diventare trasmissibili all’uomo.


