Enzo Jannacci, a dieci anni dalla morte

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Oggi il mondo della cultura ricorda Enzo Jannacci, a dieci anni esatti dalla sua morte, avvenuta il 29 marzo 2013. Jannacci – che è stato più volte ospite della RSI – era cantante, cabarettista, musicista, jazzista… e medico. Con il suo sguardo pieno di ironia, intelligenza e umanità ha raccontato tante storie, di persone ai margini, di realtà dimenticate

Testimone del suo tempo, capace di dividersi tra concerti, dischi e produzioni, tra teatro e televisione, pubblicità, regie, cinema e cabaret, sempre seguendo una traiettoria di umorismo, ‘nonsense’ e amare riflessioni sui più sfortunati, sui derelitti, sui dimenticati dalla società. E a Milano esiste un mensile di strada che si chiama Scarp de’ Tenis, una citazione della canzone di Enzo Jannacci: e proprio lui, che era stato intervistato tre volte da Scarp de’ Tenis, comperava regolarmente il mensile da Pietro, una delle persone in difficoltà che guadagnano qualcosa vendendolo e che poi “tornava in redazione cantando le sue canzoni”.

Nato a Milano nel 1935, Enzo Jannacci ha collaborato fra gli altri con Giorgio Gaber, Dario Fo, Renato Pozzetto… e con il figlio Paolo.