Era Maggio del 2002, e Dario Hubner fu preso in prestito dal Milan per la Tournée in America

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Ricordo un aneddoto, che successe contro l’Ecuador.
Finì il primo tempo, e al rientro negli spogliatoi, mi accingevo a parlare con i ragazzi, (da notare che tutti i big erano con le varie Nazionali, a prepararsi per il Mondiale del 2002), cercavo Hubner e non lo trovavo.
Chiesi agli altri: ‘che fine ha fatto Dario?’ Abbiati mi fece: ‘Mister è dietro il bagno’.
Aprii la porta, e vidi che stava fumando una Marlboro e vicino aveva una piccola lattina di birra, che si era portato dall’albergo.
Gli dissi: ‘ma Dario, che fai? Ti stai giocando una conferma nel Milan, e vieni a fumare e bere negli spogliatoi? Come lo giochi il secondo tempo?’
Lui mi guardò ed in tutta tranquillità disse: ‘Mister, sinceramente è una vita che faccio questo, e se non lo faccio non riesco a rendere al meglio. Per quanto riguarda il Milan, son venuto solamente per la pubblicità in modo che posso allungare la carriera di altri 2-3 anni. Altrimenti a quest’ora sarei al mio paese a prendere un po’ di fresco.
Terza cosa: la vuole una sigaretta?’
A quella frase tutto lo spogliatoio, cominciò a ridere, ed anche io mi feci una bella risata.
Era così Dario, genuino al massimo. Pensava solo a star bene con se stesso”.

[Carlo Ancelotti su “Tatanka” Dario Hubner]   fonte calcio totale