Essere Popolari in tempo di Covid

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PIACENZA – Essere Popolari in tempo di Covid è un obiettivo perfettamente raggiungibile nelle strategie e nei progetti di sostegno finanziario alla ripartenza dell’economia reale di famiglie e imprese. Lo hanno ribadito, nel corso della tavola rotonda celebrata a Piacenza dal Quartier generale della Banca Popolare cittadina – a cui era collegato via zoom il mondo rotariano – il Presidente del medesimo Istituto, Avvocato Corrado Sforza Fogliani, al vertice dell’Associazione AssoPopolari, in dialogo con l’amico e collega Banchiere europeo e giornalista scrittore Beppe Ghisolfi.
La tavola rotonda è stata coordinata dal Dottor Pietro Coppelli, Presidente del Rotary piacentino e Condirettore generale della Banca ospitante, e ha visto altresì l’intervento dell’Avv. Alberto Rizzo e del Geom. Marco Buttieri, rispettivamente Direttore e Vicepresidente dell’Accademia di educazione finanziaria fondata e presieduta dal Prof. Ghisolfi. Il quale, assieme al Collega Sforza Fogliani – fra i 35 Banchieri perbene biografati da Ghisolfi nella summa antologica edita da Nino Aragno nel 2018 – ha sottolineato con gratitudine il lavoro meritorio, non scevro da rischi, condotto dai Dipendenti del settore bancario ai vari livelli in piena fase di pandemia, fase in cui i molti, lunghi e complessi decreti del governo hanno riversato sugli Istituti di credito tutte le aspettative di aiuto finanziario coltivate da famiglie e imprese in crisi di liquidità, responsabilizzando fin oltre l’inverosimile – e oltre le loro effettive competenze e possibilità giuridiche e materiali – le Banche.
Il mondo creditizio, come è stato ribadito dai due illustri Banchieri e dagli intervenuti alla conferenza, è impegnato nel proprio ruolo di sostegno erogativo alla ripartenza economica, ma questo può realizzarsi soltanto in un quadro di leale collaborazione con lo Stato e il Governo, che deve mettere a disposizione sui conti di famiglie e imprese una quota di aiuti a fondo perduto legata ai minori incassi e salari – così come avvenuto nel resto d’Europa e d’Occidente – e semplificare il sistema di rilascio della garanzie pubbliche, come evidenziato a più riprese da Abi, Bankitalia e Associazioni sindacali e di categoria.