Europa League, Siviglia-Roma 2-0: gli andalusi volano ai quarti

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L’era Friedkin (sempre in attesa del closing) comincia con una sconfitta e con l’eliminazione dall’Europa Leugue. I giallorossi crollano nella “bolla” di Duisburg sotto i colpi di un Siviglia apparso decisamente più brillante a livello fisico, oltre che ben messo in campo e forte di una qualità sopra la media. La Roma è sembrata solo la brutta copia di quella vista nelle ultime giornate di Serie A: lenta e prevedibile in attacco, mai in grado di spaventare gli avversari, distratta e pasticciona in difesa. I capitolini salutano l’Europa meritatamente e vanno in vacanza in anticipo.

Fonseca si affida al talento di Zaniolo e Mkhitaryan in appoggio a Dzeko, mentre Lopetegui sceglie gli ex milanisti Suso e Ocampos per affiancare En-Nesyri nel tridente. Gli andalusi partono forte, sfruttando soprattutto le iniziative di Reguilon e Ocampos sulla sinistra. Proprio l’ex rossonero è il primo a spaventare Pau Lopez, con un siluro dal vertice dell’area sul quale il portiere giallorosso deve superarsi. Al 12′ è ancora il Siviglia a rendersi pericoloso, questa volta su calcio d’angolo: Lopez è immobile, ma il colpo di testa di Koundé si stampa sulla traversa. La Roma soffre e fatica a ripartire e all 22′ gli spagnoli passano: uno scatenato Reguilòn semina in velocità prima Bruno Peres e poi Mancini, infilando sotto le gambe un Pau Lopez decisamente rivedibile. La reazione giallorossa fatica ad arrivare, Zaniolo e Mkhitaryan sono quasi sempre raddoppiati, Spinazzola e Bruno Peres arrivano raramente mai sul fondo e i rifornimenti per Dzeko sono di fatto azzerati. Al tramonto del primo tempo arriva poi anche la mazzata del 2-0: Kuipers lascia correre un sospetto fallo su Dzeko e il Siviglia si lancia in contropiede, Ocampos anticipa secco Ibanez in campo aperto e serve a En-Nesyri un pallone che è solo da spingere in rete.

Nel secondo tempo la Roma dà segnali di ripresa, specialmente grazie agli inserimenti di Mkhitaryan che creano qualche giramento di testa alla retroguardia andalusa, ma le occasioni degne di nota latitano tremendamente. Una bella girata di Dzeko in area finisce alta al 70′, ma pochi minuti è ancora il Siviglia a fare paura: il gol in scivolata di Koundé viene però annullato per fuorigioco (confermato dal Var). La partita si trascina stancamente verso la fine, ma i minuti di recupero regalano qualche altro sussulto, tutti di marca spagnola: prima la traversa centrata in pieno da Banega su punizione, poi l’ennesima zuccata di Koundé sulla quale Lopez si fa trovare pronto. Infine, a gara ormai terminata, c’è spazio anche per un rosso (decisamente severo) a Gianluca Mancini, colpevole di aver allargato troppo il gomito nel saltare sul diretto avversario.