Federazione di centrodestra, Fratelli d’Italia si sfila: “Non ci riguarda”

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meloni

Matteo Salvini vuole farla entro giugno. Silvio Berlusconi raccoglie l’invito pur mettendo dei paletti

La federazione unica di centrodestra prende corpo, ma ne resta ancora fuori, come accaduto per il sostegno al governo, Fratelli d’Italia.

«La federazione riguarda i gruppi del centrodestra che sono in maggioranza con Draghi, ed è uno strumento per difendersi dallo strapotere della sinistra nella maggioranza. Operazione giusta che però non riguarda Fratelli d’Italia, che si trova all’opposizione del governo». Questo il commento di fonti di Fratelli d’Italia, interpellate in merito alla proposta di Matteo Salvini di costituire una federazione con i partiti di centrodestra che appoggiano il governo Draghi.

Di ben altro tenore le parole del Cavaliere. “Una federazione di centrodestra? La consideriamo con grande attenzione… “. Silvio Berlusconi torna a parlare con i suoi da remoto dopo il riposo assoluto imposto dai medici per gli strascichi del cosiddetto long Covid.

Ad ascoltarlo via Zoom dalla villa di Arcore i vertici azzurri, capigruppo, ministri, sottosegretari e governatori.

Il Cav ne approfitta per lanciare un’assist a Matteo Salvini che anche oggi era tornato a parlare della necessità di una federazione dei partiti di centrodestra, con Forza Italia appunto, e Fratelli d’Italia. All’ex premier piace questa idea “federativa” ma nessuno pensi, avrebbe precisato, che questo significhi “farsi mangiare in un solo boccone” dall’alleato: Non diciamo no a questa ipotesi di federarci, ne parleremo nelle sedi dedicate del partito. Di sicuro, avrebbe sottolineato il leader forzista, una maggiore unità con le altre forze del centrodestra consentirà di dare maggior forza alle nostre battaglie storiche.

Il presidente di Fi, apprende l’Adnkronos, si sarebbe spinto anche un po’ più in là, fino a immaginare un partito unico. “Intanto proviamo a fare una federazione, poi in futuro, magari si arrivasse a un partito unico del centrodestra”, sarebbe stato l’auspicio dell’ex capo del governo.

Federarsi, però, non vuol dire annessione alla Lega o fusione con
Salvini, avrebbe precisato Berlusconi, per rassicurare l’ala moderata azzurra, sempre più insofferente e preoccupata da una coalizione a trazione sovranista.
A riprova dell’asse Lega-Fi, la telefonata di oggi tra i due leader proprio sul progetto federativo, che fonti del Carroccio hanno definito affettuosa e positiva, con lo sguardo rivolto al futuro.