Feltri più furioso che rassegnato twitta: «Da Renzi il belato del lupo. Come previsto non ha sfiduciato Bonafede»

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Vittorio Feltri, tra guizzo profetico, indignazione politica e rassegnazione frutto del disincanto. Lo ha scritto e sostenuto a voce in tutte le lingue. Da ogni pulpito gli sia capitato di intervenire nella giornata di ieri sulla canizza sollevata da Matteo Renzi: quotidiani, social, tv che fossero. «Non facciamoci illusioni«, ha ripetuto nelle ultime 24 ore, a più riprese, il direttore di Libero interpellato su spunti di riflessione e scenari prossimi venturi. Sul casus belli oggi in Aula, Feltri sembra non aver mai nutrito alcun dubbio. E del resto, dalle stesse colonne del suo quotidiano, oggi leggiamo: «Troppo alto il prezzo da pagare, per Renzi: la caduta del governo. E, di fatto, la fine del suo potere politico e di qualsivoglia ambizione»…
Feltri c’aveva visto giusto: Renzi non ha sfiduciato Bonafede

Insomma, Feltri c’ha visto giusto. Ancora una volta. E se ieri, dal suo account Twitter cinguettava: «Domani il Parlamento vota la sfiducia a Bonafede ma nessuno si illuda. Il ministro resterà al suo posto, in caso contrario tutti i deputati e i senatori sarebbero costretti ad andare a casa. Per cui non succederà niente. Bonafede resterà al suo posto. E così i suoi colleghi»… Oggi non può che commentare amaramente. E sempre via social, non nega a se stesso un tweet che ripertica giustamente le sue ammirevoli capacità divinatorie e che sbugiarda annunci e mosse del leader di Italia Viva. E così, tanto per togliersi l’ultimo sassolino dalla scarpa. E un po’ anche per assestare l’ennesima bordata all’ex premier. Ex Pd. Ex rottamatore. Ex uomo forte della sfiducia al guardasigilli, ritirata all’ultimo minuto, Feltri posta: «Renzi non ha sfiduciato Bonafede come avevo previsto. Il suo è il belato del lupo».