Femminicidio, Gelmini (Az): “Leggi non bastano, potenziare formazione”

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Di fronte all’ennesimo femminicidio, approvare un nuovo provvedimento antiviolenza per cercare di fermare questa strage ed evitare che ci siano altre vittime, pare essere la cosa più immediata da fare. Eppure intervenire con nuove norme di natura penale, in realtà, è solo parte della soluzione.

Perché le leggi da sole non bastano, serve più formazione e ripartire da quanto già fatto in passato è importante. Educare all’affettività e soprattutto potenziare la “settimana contro la violenza nelle scuole” che nel 2009 da Ministro dell’Istruzione avevo introdotto con la collega Carfagna, è fondamentale”. Così Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione.

“Il contrasto alla violenza di genere non è un automatismo né un adempimento burocratico, ma va costruito un percorso con i più giovani che vada oltre l’ora di educazione civica in classe. Un percorso fatto di testimonianze, di buone pratiche e di impegno che dia ai ragazzi tutti gli strumenti necessari per affrontare questa sfida. Come scrive al Corriere Elena Cecchettin, la sorella di Giulia uccisa dall’ex fidanzato a soli 20 anni, “bisogna insegnare che l’amore non è possesso”. E questa è una battaglia prima di tutto culturale”, conclude.