FI: O. NAPOLI, TOTI SMUOVE LE ACQUE, BERLUSCONI È IL LIEVITO

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Sono stato forse il primo a dare la mia adesione pubblica all’iniziativa di Giovanni Toti in programma domani a Roma. Fra i primi ho esultato per l’avvio di un confronto finalmente aperto, senza paletti o ipocriti salamelecchi. So, come ogni persona che abbia il lume della ragione, che tutto quanto si sta muovendo e ancora più si muoverà in Forza Italia è in gran parte dovuto alla lungimiranza di Silvio Berlusconi. Lui rimane il “lievito madre” senza il quale non ci sarebbe ancora Forza Italia e neppure ci sarebbe motivo di discutere e confrontarci.
​ ​ ​ Ero e rimango convinto che partecipare all’incontro promosso da Giovanni Toti non espone nessuno al reato di lesa maestà. A me nessuno può muovere rimproveri o appunti: la mia coerenza e la mia lealtà al partito e agli elettori sono scritte nella mia storia decennale come amministratore e parlamentare. A Toti va riconosciuto il merito di aver dato voce a quelle esigenze di cambiamento e di rinnovamento che molti amministratori locali invocavano, inascoltati, da tempo. Toti dice cose che Berlusconi per primo dovrebbe dire e che sicuramente pensa, pur rimanendo in silenzio. Da quando c’è stata la nomina dei coordinatori nazionali e del board il confronto nel partito si è infiammato e qualcuno ha preferito imboccare la strada della zuffa anziché alzare il tono e affrontare la navigazione in mare aperto. Chi ha scelto di personalizzare lo scontro sappia che lo ha fatto impoverendo però il confronto politico, rendendo un pessimo servizio al presidente Berlusconi che ci ha invece mostrato la via dell’audacia e del coraggio come la sola che vale la pena di essere percorsa per raggiungere traguardi importanti per il partito e per il Paese.
​ ​ ​ Il tempo dell’audacia è tornato, come accadde nel 1994. Il vascello di Forza Italia deve uscire dalle secche in cui lo hanno condotto la pigrizia, le convenienze e i piccoli calcoli di qualche ufficiale. Oggi dobbiamo tornare tutti ai remi perché non basta il solo Giovanni Toti per rimettere in mare la nave sulla quale ha navigato la maggioranza degli italiani per un quarto di secolo.