#FIRENZELIBERA 31 LUGLIO, MINATI I PONTI. GLI SFOLLATI TROVANO RIFUGIO IN PALAZZO PITTI

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Il prossimo 11 agosto ricorre il 75° anniversario della Liberazione di Firenze dal nazifascismo; ripercorriamo insieme gli eventi principali di quel periodo

Fine luglio 1944 a Firenze, gli alleati premono da sud e le brigate partigiane sono unite in vista dell’insurrezione: ormai si avvicina lo scontro definitivo per il controllo della città e il comando tedesco gioca l’ultima carta per rallentare la marcia del nemico e ritardare la disfatta: far saltare i ponti sull’Arno.
Il 29 luglio erano stati affissi manifesti con l’ordine agli abitanti delle strade vicine al fiume (Borgo San Jacopo, via dei Bardi, via Guicciardini, via Por Santa Maria e dintorni) di abbandonare le loro abitazioni. Il 31 luglio i nazisti minano tutti i ponti della città, compreso il Ponte Vecchio che invece sarà poi l’unico ad essere risparmiato.
Nel frattempo le migliaia di sfollati dalle strade vicine al fiume cercano rifugio e ospitalità presso amici e parenti. A centinaia si ritrovano nelle stanze di Palazzo Pitti che la Soprintendenza mette a disposizione dei cittadini rimasti senza casa e così, in mezzo ai capolavori della Galleria Palatina, viene allestito un vero e proprio campo profughi, con tanto di fornitura di coperte e pasti caldi.
ANPI Firenze