È bastata la pubblicità di un paio di jeans centrata sulla storia di una ragazza transgender per far riportare l’assessora all’Istruzione veneta Donazzan sempre sulla solita tangenziale, quella dell’odio, perché per vivere ed esistere ha bisogno ogni giorno di trovare un nemico/a. Ieri è toccato ad una ragazzina di 16 anni transgender. Si ricorda che l’assessora è stata nominata dall’attuale presidente della Regione Veneto, Zaia. Come Forum Donne di Articolo UNO, ci chiediamo come mai l’istruzione per Zaia e per la Donazzan non debbano esser inclusivi e, nel giorno degli esami di maturità, in Veneto ci si sveglia con un Assessora che incita al Demonio, forse per quei soliti 5 minuti di popolarità
E così, da assessore all’Istruzione, infila una dietro l’altra perle di strafalcioni, straparlando di argomenti che evidentemente non conosce minimamente, ma che, altrettanto evidentemente, le scatenano disagio.
In una gran confusione, mescola medicina, dipendenze, attacca la chimica presente nelle pastiglie (forse le piace solo la chimica usata in agricoltura), vede il Demonio, se la prende persino con il Servizio Sanitario Nazionale. Insomma, un delirio.
Non contenta, chiude il monologo invocando ‘giù le mani dalla religione’. In effetti il problema è grave: la pubblicità mostra che la ragazza transgender prende i voti e si fa suora. Allora? Allora, “Giù le mani dalla religione!”.
Lo ha già detto, dietro c’è il Demonio. E poi, si sa, per quelli coi quali condivide storia politica e dietrologie medievali, la religione va bene sui palchi dei comizi elettorali: un crocefisso da baciare, un vangelo da sventolare, i santi da elencare. Ma la carità cristiana, quella no, quella è un’altra storia.
Allora, se non fosse assessore e se non fosse in Veneto, delle ire fasciste, omofobe, razziste della Donazzan ci importerebbe nulla. Ma, I Veneti sanno di vivere nel XXI secolo, Donazzan fa l’assessore all’Istruzione e da questa funzione si adopera per far largo all’ignoranza, alla disinformazione, al bigottismo e all’odio. L’odio, punto di arrivo inevitabile per chi non capisce ciò che si trova di fronte.
Come Forum Donne di Articolo UNO Veneto all’assessora consigliamo due cose
– leggere. Inizi anche dai fumetti ma legga, apra un libro di storia, di saggistica, inizi semplicemente dall’abecedario, ma vivamente le consigliamo di leggere: la lettura insegna ad includere mai ad escludere.
– sorrida di più ed esca per incontrare tutti, di ogni genere, provenienza, colore di pelle, religione o non. Le differenze sono belle, sono ricche, sono l’antidoto alla tristezza umana.
Come Forum donne ne chiediamo le immediate dimissioni, perché la cultura e l’istruzione includono, non escludono. Le istituzioni non possono insegnare a catalogare gli individui, se la Donazzan pensa ad un catalogo dove metter secondo i suoi canoni fascisti gli individui, le ricordiamo che può esser assessora solo perché chi catalogò, ghettizzò, umiliò gli individui fu sconfitto dai partigiani. IL VENETO COME TUTT’ITALIA È FIGLIA DELLA RESISTENZA.
