Francesco Verducci (Pd, Vigilanza Rai): Bene dimissioni Foa ma non basta. Rai nel caos

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«Le dimissioni di Foa da RaiCom sono indubbiamente un fatto positivo. E sono un atto dovuto. Finalmente l’azienda pubblica ha dimostrato di rispettare il ruolo della Vigilanza obbligando Foa a dimettersi dalla società del Gruppo Rai che si occupa della diffusione dei canali della capogruppo nel mondo. Erano passati, peraltro, quasi venti giorni dal voto della Commissione. Così il senatore Pd Francesco Verducci commenta al quotidiano online Spraynews.it le dimissioni di Foa da RaiCom – ma aggiunge – «Esultare no. E’ ancora presto. Le dimissioni di Foa sono un primo passo, ma se a quel passo non ne seguiranno altri avremo ben poco di cui essere soddisfatti. Perché la questione vera è che a viale Mazzini il pluralismo è tenuto ancora fuori dalla porta». «L’indicazione di Foa alla presidenza della Rai ha rappresentato il via ad una occupazione senza quartiere della Rai da parte dei partiti che governano, in sfregio a quello che i Cinque stelle hanno sempre detto nei loro discorsi da 5 anni a questa parte e in sfregio alle regole. Perché la legge che abbiamo approvato nella scorsa legislatura, dando più potere all’amministratore delegato, ha proprio l’intenzione di salvaguardare l’autonomia del servizio pubblico, oltre che rilanciare la sua vocazione industriale, che è fondamentale per tutto il sistema paese. Questa occupazione vede assoluto dominus, a mani basse, il partito di Salvini che ha indicato Foa in maniera smaccata e anche sfrontata. Ecco perché parlo di pagina nera. E’ utile riavvolgere un po’ il nastro della vicenda Foa perché riguardando il film si coglie con nettezza la violazione di ogni principio di correttezza, competenza e rispetto delle istituzioni da parte della Lega. Ricordo che in Vigilanza c’era stata una bocciatura della presidenza Foa. Con una forzatura assoluta si volle rivotare in Vigilanza, cementando un allargamento della maggiorana: oltre che Lega e Cinque stelle, anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. Quel voto è stato opaco, noi chiedemmo di potere vedere lo scrutinio ma questa possibilità ci è sempre stata negata. A tutto questo, già gravissimo, si è poi sommato il doppio incarico di Foa che ha costituito, prima che la Commissione lo stoppasse, una palese violazione delle regole, checché Foa ne dica, e una rischiosissima torsione del ruolo del presidente della Rai che deve, per legge, essere una figura di garanzia. La pagina nera di Foa – conclude Verducci a Spraynew.it – sta nel fatto di violare continuamente questo ruolo facendo invece – lo sappiamo tutti e lo ha denunciato con forza anche l’Usigrai – da contraltare, intervenendo continuamente sulle scelte dell’amministratore delegato».