Francia, Macron cerca una via d’uscita sulla legge per l’immigrazione

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Il Presidente francese Emmanuel Macron, spera di trovare al più presto una soluzione alla crisi politica apertasi in Francia nel contesto della nuova legge sull’immigrazione. Il testo sulla legge è passato grazie ai voti del Rassemblemant National di Marine Le Pen e al sostegno dei Repubblicani.

Dopo la bocciatura dell’assemblea nazionale alla proposta di legge presentata dal Ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, il governo ha sottoposto il testo alla Commissione mista paritaria del Parlamento.

Critiche le opposizioni sulla decisione del governo. “Il Consiglio costituzionale non è una lavatrice di coscienze”, ha affermato Olivier Faure, segretario del Partito socialista. Ma le proteste arrivano da più fronti: il costituzionalista Jean-Philippe Derosier, vicino alla sinistra, ha spiegato che l’organo in questo modo è stato “strumentalizzato”.

La segretaria della Confederazione generale del lavoro (Cgt), Sophie Binet, ha fatto appello alla “disobbedienza civile” per protestare contro la legge. Anche i presidenti di 32 dipartimenti, tutti di sinistra, hanno dichiarato che non applicheranno i provvedimenti contenuti del testo.

Le proteste rappresentano chiaramente più di un segnale per il Presidente Macron, consapevole che le misure in questione potrebbero avere un effetto negativo in termini elettorali, provocando una perdita importante di voti al centro.