Fvg Pride: Dal Zovo (M5S), è compatibile con Gorizia capitale cultura

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Trieste – “Vorrei capire in quale modo il concetto di Gorizia ‘città modello culturale transfrontaliero, segnata da eventi bellici mondiali e contraddistinta da magnificenze mitteleuropee e di ispirazione asburgica, oltreché dalla forte identità friulana e da eccellenze agroalimentari e produttive’, come espresso in un suo comunicato dal consigliere della Lega Diego Bernardis, cozzi con l’ipotesi di ospitare un Fvg Pride“.

Lo chiede in una nota la consigliera regionale del M5S, Ilaria Dal Zovo. “Gorizia è sicuramente il modello che dice Bernardis – afferma la Dal Zovo -, ma mettere tutte queste caratteristiche in contrapposizione alla manifestazione dell’orgoglio Lgbt non ha alcuna logica, così come è insensato e strumentale nascondere il fastidio verso persone che hanno un orientamento sessuale che non piace alla Lega dietro a una presunta incompatibilità con la capitale europea della cultura 2025″.

“Nella decisione di Parlamento e Consiglio europeo che istituisce la capitale europea della cultura – ricorda l’esponente pentastellata -, si afferma che le città cui è stato attribuito il titolo devono promuovere nelle loro attività l’inclusione sociale e le pari opportunità e devono adoperarsi al massimo per assicurare il coinvolgimento più ampio possibile di tutte le componenti della società civile nella preparazione e attuazione del programma culturale, con una particolare attenzione per i giovani, le minoranze, incluse quelle sessuali, e i gruppi svantaggiati, compresi quelli a rischio di discriminazione”. “Se Bernardis e il suo partito non vogliono che l’evento venga ospitato a Gorizia, almeno dicano chiaramente che il motivo non risiede certo in una incompatibilità, ma piuttosto nel fastidio che provano verso le persone che partecipano al Fvg Pride – conclude la consigliera del M5S -. Nelle differenze e nei confronti sta la bellezza delle persone, l’espansione del pensiero e ogni forma di cultura ha tratto ricchezza da questo. Negarlo per paura, stereotipi, pregiudizi ci porta indietro a tempi di intolleranza e odio”.