GENOVA CONTRO CUBA?

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In data 7 settembre è stato approvato dal Consiglio Comunale di Genova un ordine del giorno contro Cuba

In cui si invita il governo nazionale e la nazione tutta a intensificare la lotta contro lo stato cubano ed il suo popolo, accennando a vaghe motivazioni umanitarie, maliziosamente prive di quella che è un’analisi della realtà di quel contesto, che di fatto esortano a colpire ancor più duramente la popolazione cubana.

Non sorprende da un punto di vista ideologico: sappiamo tutti che la giunta di centrodestra (che ha promosso e votato l’ordine del giorno) e l’opposizione di centrosinistra (che non ha votato affatto) si riconoscano pienamente ed apertamente nell’alleanza atlantica, che vede negli Stati Uniti il massimo riferimento e nella Nato la naturale espressione guerrafondaia.

Ed è indubbio che Cuba non sia asservita agli Stati Uniti, per questo è sotto embargo da molti decenni, subendo sanzioni che ostacolano persino il basilare acquisto di medicinali, ed ha compensato a ciò con un settore sanitario pubblico ampio ed invidiato in tutta la regione caraibica.

Noi siamo comunisti. Noi siamo persone che credono nella giustizia. Non abbiamo difficoltà a vedere chi minaccia il mondo con il budget militare più grande del mondo (gli Stati Uniti) e chi lo assiste mandando medici (Cuba). Non abbiamo difficoltà a scegliere chi deve restare e chi se ne deve semplicemente tornare a casa.

È solo triste che una giunta comunale abbia premura di ribadire il proprio servilismo.

Genova, città portuale, in parte ancora industriale, non si è dimostrata contro Cuba, semmai contro gli armamenti mandati ad Israele per bombardare palestinesi, siriani e libanesi.
Direttivo associazione politico culturale Cumpanis Genova.

Luca Stocchi