GHISOLFI: PUNTO E MES, ALLA FINE ANCHE GIORGIA MELONI FIRMERÀ IL SALVA STATI 

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Il video editoriale del Banchiere e giornalista sarà trasmesso oggi alle 19,30 nell’edizione principale del TG 4 di Telecupole Piemonte

Punto e Mes è il ritornello di una famosa pubblicità di un aperitivo alcolico, ma in questo caso il riferimento è a una circostanza che renderà meno amara la prospettiva italiana: la firma a titolo di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, in sigla appunto Mes, da parte del solo Paese, il nostro appunto, che non ha sottoscritto la riforma del fondo salva Stati, la cui revisione – risalente al 2020 – estende il margine di intervento pure al settore bancario in caso di Istituti di credito in difficoltà.

Premesso che il 90 per cento della classe politica parla di Mes non conoscendone il significato esatto e le sue effettive implicazioni, appare evidente che il fondo salva Stati consente l’attivazione di programmi di assistenza da parte dell’Unione Europea nei confronti dei Paesi membri richiedenti: interventi ovviamente non gratuiti, ma subordinati a vincoli specifici di condizionalità in forza dei quali la Commissione di Bruxelles esercita controlli rigorosi sulla sostenibilità dei conti pubblici nazionali e sull’avviamento e prosecuzione di concordati programmi di riforme. 

La considerazione finale è che, nel corso dei prossimi mesi, la Premier Giorgia Meloni addiverrà alla ratifica e quindi all’inserimento del trattato di riforma del Meccanismo europeo di stabilità all’interno dell’ordinamento statale italiano. Poiché il suo recepimento non comporta la sua attivazione, mentre viceversa la sottoscrizione del Mes può agevolare il contestuale sblocco delle trattative connesse alla riscrittura del patto di stabilità e alla possibilità per l’Italia di spuntare clausole più favorevoli sull’entità del piano annuale di rientro dal debito pubblico e delle somme da vincolare a tale fine.

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