Gimbe: “Con scuole aperte aumentano i contagi fra i più piccoli”

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Diminuiscono i nuovi casi così come i decessi, ma aumentano i contagi nella fascia d’età 3-5 e 6-10 anni come effetto della riapertura delle scuole

È quanto mette in evidenza l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 28 aprile-4 maggio 2021.

Rispetto ai sette giorni precedenti, si rileva un calo dei nuovi contagi (78.309 vs 90.449) e delle vittime (1.826 vs 2.279). In diminuzione anche i casi attualmente positivi (413.889 vs 448.149), le persone in isolamento domiciliare (393.290 vs 425.089), i ricoveri con sintomi (18.176 vs 20.312) e le terapie intensive (2.423 vs 2.748).

Tuttavia non devono essere sottovalutati segnali di ripresa dell’infezione. “Continua la lenta discesa dei nuovi casi settimanali – il commento del presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta – anche se s’intravedono precoci segnali di aumento della circolazione del virus”, tra cui, appunto, il lieve incremento dei nuovi casi nelle fasce 3-5 e 6-10 anni, verosimile conseguenza della ripresa delle attività scolastiche in presenza.

Il reparto sanitario è comunque meno stressato. “Con il progressivo calo dei nuovi casi – ha detto Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – continua a ridursi la pressione sugli ospedali, dove le curve dei posti letto occupati in area medica e terapia intensiva continuano a scendere da 4 settimane consecutive”.

Nello specifico, per quanto riguarda le terapie intensive, la curva ha raggiunto il picco il 6 aprile (n. 3.743), con una discesa del 35,3% in 29 giorni. La soglia di saturazione del 30% risulta ancora superata in 4 Regioni. “Anche il numero dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva sta progressivamente diminuendo – ha spiegato Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe.