Giuseppe Conte spiega perché non è andato ai funerali di Berlusconi

0
21

Direi che sarebbe stato ipocrita partecipare. Penso che il rispetto significhi rispettare il dolore dei familiari, ma anche rispettare una comunità politica, quella del Movimento 5 stelle, che ha dei valori e dei principi che descrivono un percorso di vita e una storia completamente distante. Questa agiografia che c’è stata è un’esagerazione”.

Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 stelle, ha spiegato in un’intervista in diretta a Fanpage.it la decisione di non prendere parte alle esequie di Silvio Berlusconi, celebrate ieri, mercoledì 14 giugno, nel duomo di Milano. Conte è stato l’unico dei principali leader di partito a non partecipare – insieme a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi-Sinistra – e l’unico ex presidente del Consiglio di epoca recente. Mario Draghi, Paolo Gentiloni e Matteo Renzi erano presenti. Anche lo storico rivale Romano Prodi aveva detto che ci sarebbe stato, prima che lo colpisse il lutto della perdita della moglie, Flavia Franzoni.

La decisione ha sollevato polemiche. Già nelle ore seguenti, fonti M5s avevano fatto sapere a Fanpage.it che la scelta era motivata da una “questione di coerenza e rispetto nei confronti dei valori e della storia politica del Movimento”. Sempre a Fanpage, Conte ha spiegato più nel dettaglio: “Con la comunità del Movimento 5 stelle credo siamo stati tra i primi a esprimere un sincero cordoglio alla famiglia, ai cari, a tutti coloro che hanno amato il presidente Berlusconi. Dopodiché, è partito un tam tam: c’è stata la decisione del governo di decretare il lutto nazionale, la sospensione dei lavori d’Aula del Parlamento, c’è stato anche un sistema mediatico pubblico-privato che ha iniziato delle ricostruzioni platealmente agiografiche”.

La scelta è stata malvista da membri della maggioranza e criticata anche da un’esponente dell’opposizione, Rosy Bindi, che non ha avuto parole tenere per Berlusconi dopo la morte. Tuttavia, ha detto, “credo che chi ha un ruolo politico e parlamentare dovrebbe partecipare al funerale. Il saluto durante una celebrazione liturgica non si dovrebbe negare a nessuno”. Conte ha però posto l’accento sulla risposta esagerata da parte della politica e dei media italiani alla morte dell’ex presidente del Consiglio: “Mi è capitato di leggere e di parlare anche di parlare con osservatori stranieri, che si sono meravigliati di come tutto un Paese si sia quasi fermato, e in tutte le tv ci sia una ricostruzione talmente celebrativa da diventare unilaterale”.

In questo modo, ha detto il leader M5s, “facciamo anche torto a una persona che ha avuto passioni, convinzioni, comportamenti, che è stato un essere umano. Noi lo conosciamo bene, e soprattutto dal punto di vista politico è stato molto distante dalla nostra storia”. La decisione di non partecipare ai funerali “non voleva assolutamente arrecare uno sfregio a quella pietas che si deve al momento delle esequie”. Però, ha concluso Conte, “partecipare a tutto questo ci fa anche interrogare sugli stili e i costumi democratici del nostro Paese. Questo rimane un problema serio”.

Luca Pons