GLI AFFARI DELLE MAFIE SI SPOSTANO AL NORD

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Ormai non stupisce più, perché di esempi ce ne sono a decine, ma che gli affari mafiosi si siano spostati a nord dovrebbe far riflettere

Ad esempio ieri si è tenuta a Trento l’udienza preliminare relativa a un’indagine che un anno fa portò all’arresto di 20 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso. Secondo gli investigatori infatti in Trentino sarebbe stata creata una filiale locale della ‘ndrangheta calabrese, che avrebbe organizzato un traffico di stupefacenti, sequestri di persona ed estorsioni. Oltre ai 20 arrestati, era stato chiesto il rinvio a giudizio per altri 10 coimputati, accusati di altri reati.

Uno studio condotto dalla Banca d’Italia lo scorso anno evidenzia che delle tre grandi organizzazioni criminali italiane, mafia, camorra e ‘ndrangheta, è proprio quest’ultima ad avere infiltrato a più vasto raggio e più in profondità l’economia legale dell’Italia del Nord, arrivando a controllare migliaia di aziende e decine di miliardi di fatturato. Sei volte su dieci, l’investimento della ‘ndrangheta è rivolto ad alberghi, ristoranti, aziende di trasporto, compro oro e money transfer, supermercati, depositi all’ingrosso, canali dove è facile riciclare denaro sporco.

Ma, quattro volte su dieci, l’investimento non è solo di facciata. Qui, la ‘ndrangheta cerca il business e i profitti: edilizia, immobiliare, servizi pubblici come la gestione della spazzatura. Tutti settori in cui la domanda trainante è quella pubblica e quella stessa domanda può essere incanalata e gestita con pressioni e corruzione su enti locali e politici. È evidente quindi che l’unica cura è la presenza in politica di persone oneste che non si fanno corrompere.

E’ importante che al governo ci siano gruppi politici che sostengono le istituzioni e la Magistratura che deve essere scevra da infiltrazioni criminali. La malavita si sposta dove c’è denaro e dove ci sono condizioni favorevoli alla corruzione: è per questo ad esempio che ci siamo opposti con fermezza alla riforma al ribasso del codice degli appalti, perché costituirebbe terreno fertilissimo per le infiltrazioni delle mafie nella ricostruzione del Paese che stiamo avviando e che si protrarrà da qui ai prossimi 10 anni.

Mauro Coltorti