Gli inglesi scelgono Palombaro: nasce la scuola bilingue

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Una piccola scuola a misura di bambino, progettazioni di nuovi ambienti di apprendimento, didattica montessoriana e scuola bilingue alle scuole infanzia e primaria di Palombaro in provincia di Chieti

Può un limite diventare una grande risorsa? 

Palombaro, paese di circa 1000 abitanti in provincia di Chieti, con una piccola scuola a rischio chiusura fino a pochi anni fa, è oggi paese virtuoso in quanto ha saputo utilizzare le risorse locali (ovvero Inglesi residenti in loco) valorizzandole all’interno della comunità scolastica.

A Palombaro vivono infatti circa 70 Inglesi; molti di loro hanno accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione nata dalla coprogettazione tra l’amministrazione comunale di Palombaro, nella persona del Sindaco Consuelo Di Martino e della coordinatrice Giusy Di Ienno e il Comprensivo di riferimento, il Comprensivo ‘De Petra’ di Casoli, Altino, Palombaro.

Circa 20 Inglesi entrano così a scuola in orario curriculare affiancando la docente in organico per un totale di 9 ore settimanali, 3 ore nel gruppo dai 5 ai 7 anni, 6 ore nel gruppo dagli 8 ai 10 anni. Le lezioni sono svolte con la metodologia del “natural approach”, i bimbi sono esposti con una frequenza assidua all’ascolto di comunicazioni spontanee, canzoni, storie mimate direttamente dalla voce degli amici madrelingua che offrono questo servizio alla comunità in forma gratuita.

Nel contempo sono stati riorganizzati gli ambienti di apprendimento sul modello dalla scuola senza zaino (lavoro ai tavoli, angolo agorà, uso di procedure per l’organizzazione del tempo e delle attività…) e i docenti ( in particolare le responsabili dei plessi infanzia e primaria Maela Mastroianni e Cristina Di Ienno e la referente della progettazione Lorena Mascara) sono stati formati all’utilizzo di una didattica maggiormente cooperativa ed esperienziale, in primis la didattica differenziata ai tavoli, un valore aggiunto per la specificità delle pluriclassi. Inoltre ampio spazio è dato all’outdoor learning con ampio utilizzo degli spazi esterni alle aule scolastiche che ha previsto anche la progettazione di un orto didattico.

 Nel modello pedagogico “A scuola senza zaino” gli allievi al posto dello zaino hanno solo una sacca molto più leggera. Ma cosa c’è al posto dello zaino? “C’è un nuovo modo di interpretare la didattica e gli spazi della classe – risponde la preside Serafina D’Angelo, – c’è un modo di educare gli allievi che parte dai valori di ospitalità, responsabilità e comunità, promuovendo nei bambini il lavoro cooperativo e lo sviluppo di competenze trasversali che rendono gli alunni protagonisti attivi e consapevoli della vita scolastica, anche grazie alla manualità, tanto cara ai grandi pedagogisti come Montessori, Dewey e Bruner. Il focus, in particolare, è sullo sviluppo di competenze disciplinari strategiche, come l’apprendimento consapevole dei processi di scrittura e di bella grafia con utilizzo di appositi quadernotti e dei processi di problem solving e logica, in correlazione con i quadri di riferimento delle prove Invalsi”.

In questa piccola grande scuola si valorizza molto la lettura con angoli dedicati e agorà con librerie, servizi di prestito e LAAV, incontri con autori grazie ai progetti Io leggo perché e Nati per leggere, che prevede anche il coinvolgimento attivo di genitori, nonni o testimoni privilegiati del territorio per letture animate e racconti del passato. Tra i testimoni privilegiati, importante la collaborazione con il parroco del paese, Don Matteo Gattinoni che ha donato diversi libri alla nostra scuola. Recentemente è stata inaugurata una little free library nel parco di fronte alla scuola, che è così entrata nella rete del bookcrossing, biblioteche a cielo aperto dove tutti possono prendere e lasciare un libro.

Gli alunni della classe quarta sono partiti da un problem solving come possiamo conoscere e valorizzare le risorse naturali per la tutela ambientale e la sostenibilità?” all’interno dell’unità di apprendimento “Un ambiente da amare”.

Il loro compito di realtà è stato progettare e realizzare la piccola biblioteca a cielo aperto che hanno simbolicamente donato alla cittadinanza, con un evento pubblico inaugurale alla presenza del Sindaco Consuelo di Martino, di Don Matteo e della dirigente scolastica, Serafina D’Angelo.

La scuola di Palombaro è così diventata, grazie a un grande lavoro di squadra e di coprogettazione con tutti gli attori del territorio (Amministrazione comunale, Parrocchia, Pro loco, Avis, Protezione civile, Associazione dei minatori, anziani locali, inglesi residenti…), comunità educante in azione, nella continua ricerca di una scuola e di ambienti di apprendimento di qualità per i piccoli alunni, futuri cittadini di un piccolo paese ai piedi della Maiella.