Gli italiani non si fidano di Immuni. Solo il 16 per cento è pronto a scaricare l’applicazione

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Agli italiani non piace Immuni. L’applicazione di tracciamento dei movimenti personali. Che dovrebbe essere utilizzata per localizzare e isolare i possibili nuovi focolai di coronavirus.
Gli italiani bocciano l’app Immuni

Meno della metà, solo il 44% si dichiara disponibile a scaricare e dunque utilizzare l’app di tracciamento. A guardare bene il dato appena il 16% la scaricherà certamente. Quasi un quarto del campione (24% degli intervistati) è fermamente contraria a utilizzarla sul proprio device. Questo il risultato di un sondaggio realizzato da Emg Acqua per conto di Public Affairs Advisors. Nell’ambito della partnership avviata da qualche settimana tra la societa di ricerche di mercato guidata da Fabrizio Masìa e la società di consulenza nelle relazioni istituzionali fondata da Giovanni Galgano.

”La disponibilità del 44% degli intervistati a scaricare l’app, a prima vista potrebbe sembrare un risultato incoraggiante”, commenta Galgano. “Ma sappiamo che per funzionare Immuni ha bisogno di una diffusione significativa. Per raggiungere tutti gli strati sociali e coprire diverse zone del Paese. Inoltre, la scelta di basarsi sull’anonimato e sulla tecnologia bluetooth a tutela della privacy obbliga ad una diffusione massiccia dell’applicazione”.

”Il governo italiano ha annunciato che tra qualche giorno sarà pronta l’app ufficiale, chiamata Immuni. Per la tracciatura dei movimenti atta a contenere il contagio da Coronavirus. L’app sarà scaricabile su base volontaria. E funzionerà in forma anonima tramite Bluetooth con i telefonini/smartphone. Lei scaricherà e utilizzerà questa applicazione, quando sarà disponibile?”. Questa la domanda posta lo scorso 26 maggio a un campione di 1.758 italiani.