Gli scandali di Onlus e No-profit sono fango sulla credibilità del Terzo Settore

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Possibile che la Legge di riforma del Settore non riesca a frenare lo scempio?
Nel nostro Paese sono decine e decine gli scandali legati ad associazioni no-profit che abusano di una normativa che, nonostante avviata, non è ancora completa e che manca di efficaci controlli: dalle situazioni fiscali alle frodi, agli abusi nella raccolta fondi. La situazione, che purtroppo da anni caratterizza il Terzo Settore, danneggia le associazioni serie nate per uno scopo e diventate un punto di riferimento per molte persone in difficoltà.
Con la legge 117/17 sono arrivati alcuni cambiamenti, non sufficienti a garantire una situazione di totale legalità. Come differenziarsi dalle altre Onlus, distanziandosi dalla cattiva reputazione degli scandali? E quali garanzie può avere un donatore – un privato, una azienda, una istituzione – nel sentirsi sicuro che i denari donati non siano gestiti male o peggio ancora che non sussistano frodi?
Già alcune organizzazioni del Terzo Settore hanno intrapreso una strada alternativa viste le manchevolezze della legge, una soluzione che nasce dal pragmatismo dei privati: lo Schema di Certificazione OLC (Onlus Certification), proposto dalla società AACHEN (www.certificazioneonlus.org), progettato da un team di consulenti con oltre 30 anni di esperienza nella compliance normativa e legislativa e ben due anni prima dell’introduzione del Decreto 106/16 ( la ormai famosa Legge Bobba durante il Governo Renzi ) e dei suoi successivi codici attuativi.
L’adozione dello Schema OLC 2015 assomiglia molto ai sistemi ISO, BS ed SA, a base volontaria ed è rivolta a tutti gli Enti del Terzo Settore che vogliano evidenziare e certificare la propria capacità nel gestire al meglio le risorse di cui hanno disponibilità per realizzare la loro specifica missione.
Ovviamente gli Enti “scellerati” e che commettono illegalità non possono ottenere il certificato il cui ottenimento è legato a verifiche ispettive rigorose; quindi non avere il certificato, è segno che non si risulta tra i migliori destinatari di attenzione…. averlo, invece, abbassa i rischi dall’interno e, soprattutto, gratifica e rassicura gli stakeholder.
“Gli Enti che decidono di perseguire e mantenere il nostro certificato – spiega la dott.ssa Elisabetta Belloni General Manager di AACHEN – hanno un ritorno di reputazione a 360°, che consente da subito un miglioramento della propria trasparenza gestionale e, in genere, di aumentare il numero dei volontari, dei sostenitori e di beneficiare di nuovi introiti economici tra cui le donazioni del 5xmille: la certificazione OLC è un vantaggio competitivo unico”.
Tante le attestazioni di merito a favore dello schema OLC da parte di ETS, consulenti, manager, fundraiser, legali, volontari in particolar modo nel 2020, anno cruciale della pandemia, che ha sconvolto anche tutti i piani e le certezze di sopravvivenza dell’intero Terzo Settore.