Glifosato: nasce tondo non muore quadrato

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Campaigners and activists met in Brussels (and other European cities Madrid, Rome, Berlin and Paris) today to launch a European Citizens’ Initiative (ECI) to ban glyphosate, reform the EU pesticide approval process, and set mandatory targets to reduce pesticide use in the EU. The goal is to collect at least one million signatures from Europeans and submit the petition before the Commission’s next move to renew, withdraw or extend the EU licence of glyphosate. Glyphosate – the most widely used weedkiller in Europe – is also known as Roundup, a Monsanto brand- name. In 2015, the World Health Organization (WHO) linked glyphosate to cancer. The European Chemicals Agency (ECHA) is currently working on a safety assessment.

Almeno 20.000 ricerche pubblicate nella letteratura scientifica documentano la minaccia sanitaria dell’esposizione umana ai pesticidi

Per l’aumento del rischio di contrarre gravi malattie croniche degenerative quali infertilità, tiroide, tumori, leucemie, diabete, ipertensione, artrite reumatoide, insufficienza renale, malformazioni, alzheimer, parkinson, disturbi del neurosviluppo e altre.

Sotto accusa è specialmente il glifosato, l’erbicida più spruzzato al mondo, che venne brevettato negli anni Settanta a marchio Roundup dalla Monsanto (ora Bayer) e poi liberalizzato con l’ingresso nel business di diversi colossi chimici – da Syngenta a Nufarm – che producono analoghi generici, per un potenziale giro di affari globale di $ 10 miliardi annui.

A migliaia si sono ammalati per glifosato: molti con linfoma non Hodgkin. Solo negli Stati Uniti, 125.000 tra consumatori e agricoltori, per i danni sanitari subiti dal diserbante, hanno intrapreso azioni legali o class action contro Bayer, che per risolverle offre fino a $ 16 miliardi di risarcimento totale, incluse le denuncie future: in media qualche spicciolo a testa.

Dei querelanti, in attesa di giudizio, sono morti come Marie Bernice Dinner, il 2 giugno 2020 a 73 anni a causa del linfoma, lasciando marito, figli e nipoti, dopo una vita trascorsa ad aiutare gli altri con le attività di audiologa e di filantropa a Denver in Colorado.

Inoltre c’è chi vive o lavora nelle piantagioni ad agricoltura intensiva e irrorazione aerea del glifosato, con pesanti conseguenze alla salute e spesso sono indigenti senza tutele giuridiche. In Argentina li ha incontrati il fotografo Pablo E. Piovano, raccontandone le malattie pesticide nel reportage “The Human Cost Of Agrotoxins”, in particolare dei bambini: Jessica Sheffer, con il fisico piegato a metà per mutazione genetica; Camila Magalí Verón, con malformazione congenita nell’apparato digerente; Milagros Milena Alcaraz, nata con piedi deformi, che le impediscono di camminare; Lucas Techeira, affetto da ittiosi lamellare con squame sul corpo.

Intanto, in Europa, per il procedimento di rinnovo dell’autorizzazione comunitaria del glifosato in scadenza a dicembre 2022, una task force, composta da Francia, Ungheria, Olanda e Svezia, ha esaminato e valutato un migliaio di studi – realizzati o sponsorizzati dagli stessi produttori – giungendo alla conclusione che non è cancerogeno e mutageno, né tossico per la riproduzione, ma provoca soltanto lesioni oculari e nocività permanenti agli organismi acquatici.

Saverio Pipitone