GOVERNO: O. NAPOLI, AVANTI FRA RICATTI E INTIMIDAZIONI

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​ ​ ​ “Nessuno tocchi quello che abbiamo fatto … nessuno deve mettere becco sulla prescrizione” sono solo alcune delle affermazioni fatte dal capo pro-tempore del M5s Vito Crimi dal palco della manifestazione a Santi Apostoli dove ha snocciolato i risultati della rivoluzione “gentile” (proprio così: gentile!) che i pentastellati hanno fatto indifferentemente con Salvini ieri e con Zingaretti oggi.
​ ​ ​ Ai tuoni di Matteo Renzi, Crimi e il M5s rispondono per le rime. Il risultato avvilente è di assistere a una guerra combattuta con cerbottane, come si faceva da bambini, per spararsi addosso palline di carta. Il governo procede spedito verso il vuoto, fra ricatti e intimidazioni senza conseguenze, almeno fino a giugno vista l’impossibilità di tirare giù il sipario.
​ ​ ​ Conte può concedersi altri mesi di immobilismo zen, un lusso che non può permettersi l’Italia vista l’accresciuta debolezza dei nostri parametri economici e le nubi fosche che si addensano all’orizzonte. Senza un cambio di passo, sarà inevitabile un cambio di governo. Sbaglia Conte se crede di avere le chiavi della legislatura. Esse sono nelle mani esperte e sicure del presidente Mattarella.