Grazie al sacrificio di queste donne e questi uomini migliaia di vite sono state salvate

0
73

Chi studia e si specializza per diventare medico o per far parte del personale sanitario sa che un giorno dovrà affrontare la sofferenza, e in certi casi la morte, dei pazienti che curerà e sa che farà di tutto per alleviare quelle sofferenze ed evitare per quanto possibile le perdite. Quello che non può mettere in conto è di morire in ragione della professione e della missione che ha scelto di perseguire.
Negli ultimi 12 mesi in Italia migliaia di medici e infermieri hanno messo a rischio la propria vita per combattere in prima linea sul fronte del Covid-19. Oltre 300 di loro la vita l’hanno persa.
Per ricordarli, nel giardino dell’Ordine dei Medici di Roma è stata collocata oggi una targa celebrativa nel corso di una manifestazione a cui ho partecipato. La cerimonia si è svolta alla vigilia della “Giornata del personale sanitario”, istituita nel giorno dell’anniversario dell’individuazione del “paziente 1” a Codogno

Pierpaolo Sileri