Molti di voi non la conosceranno, Hanan Al-Barasi, soprannominata la “signora della Cirenaica”.
Ieri un attentato l’ha spenta, uccisa sotto colpi di arma da fuoco per le strade di Bengasi, nella centralissima Shara Ishreen,”V20”.
Nelle ultime settimane aveva criticato casi di corruzione, abuso di potere e violazioni dei diritti umani all’interno dell’amministrazione e dei gruppi armati vicini al generale Haftar. Non aveva risparmiato nemmeno il figlio Saddam, criticandolo duramente e annunciando la pubblicazione di un video.
Aveva 46 anni, era un’avvocatessa, un attivista e una mamma. Ma soprattutto era una donna che parlava alle donne e per le donne, libiche in particolare, vittime di violenza domestica e soprusi.
Il monito che Hanan Al-Barasi lascia è di straordinaria importanza e si aggiunge alla voce di altre migliaia di donne e uomini esortandoci a non tacere dinanzi ad ingiustizie e crimini. E’ questo che ci fa vivere e ci dà luce. Luce di cui ora ha bisogno la Libia. Luce nuova, diversa, piena di rispetto e tolleranza.
