Hanno pagato il prezzo più alto in termini di vite umane durante il picco Covid

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Sono morti soli, in una sofferenza senza fine. Negli ospedali, nelle case di riposo, senza il conforto dei figli e dei nipoti. In questi mesi di pandemia si calcola che circa 300 mila over 65 sono stati costretti a chiedere aiuto per mangiare. Ho raccontato qui decine di anziani che chiamavano la polizia e i carabinieri perché affamati e con il frigo vuoto.

Ecco, oggi è la Giornata Internazionale delle persone anziane e questa premessa mi è sembrata doverosa. Perché questo giorno dedicato a loro possa essere anche un motivo per fermarci e riflettere. Perché tutti noi abbiamo una responsabilità enorme nei loro confronti. E non basta la gratitudine verso i nostri padri e i nostri nonni. Abbiamo il dovere di andare oltre, impegnarci tutti per difenderli da questa tempesta sanitaria, sociale ed economica.

Così come loro ci hanno protetto e accudito nelle nostre fasi della vita con una generosità senza precedenti, oggi noi dobbiamo ricambiare quella lezione a questa straordinaria generazione ormai fragile. Non a parole ma garantendo servizi di cura e assistenza più efficienti, restituendo loro quei valori di solidarietà, di integrazione e di dignità.

Oggi con il cuore ci stringiamo a tutti loro. Ma soprattutto lavoriamo affinché non siano mai più soli.