Ho lasciato il Movimento 5 Stelle e ogni giorno che passa (ahimè) trovo conferme della bontà di tale scelta

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Questo tuttavia non mi impedisce di sostenere Virginia Raggi.

E non solo perché le voglio un gran bene. Io mi sentirei tutelato, da romano, nel vederla eletta nuovamente sindaco. Credo che meriti la possibilità di terminare una serie di progetti avviati, di risolvere questioni oggettivamente non ancora risolte, di proseguire nel risanamento “morale” della nostra città. Se la pazienza è la virtù dei forti la memoria dovrebbe esserlo dei liberi. Ecco, per essere davvero liberi dobbiamo coltivarla la memoria. E allora pensiamo a Roma qualche anno fa. Non diamo per scontato ciò che per anni era un sogno, ovvero appalti regolari, un capillare rifacimento delle strade, una lotta in favore della legalità senza precedenti.
Nell’agosto del 2015 si svolsero a Roma i funerali di Vittorio Casamonica, uno dei boss principali del clan omonimo. Ve li ricordate? Ne parlò mezza Europa. Cavalli, carrozze, rolls royce, la musica del “Padrino” come sottofondo. I Casamonica apparvero i padroni della città. Il Prefetto di Roma Gabrielli disse: “non eravamo informati”. Neppure avevano informato le autorità. Sono passati 6 anni (non un secolo) da allora. Oggi la sindaca di Roma è sotto scorta anche per aver fatto abbattere le villette abusive di tale clan. E ancora. Ci pensate mai a quell’immensa struttura di ferro chiamata la vela di Calatrava? In tanti l’hanno dimenticata, eppure è sempre lì, visibile da ogni altura della città. Si tratta di un complesso che doveva assomigliare alla pinna di uno squalo ma che dai pescecani ha ereditato solo la voracità. Di denaro pubblico, ovviamente. E’ un’opera che ci è costata 400 milioni di euro ed è un deserto.
Ora ditemi, al netto delle legittime critiche che si possono fare sul lavoro dell’amministrazione Raggi, qual è l’opera che ha realizzato Virginia che ha rappresentato una sperpero di denaro pubblico? Qual è l’intervento che ha prodotto debito o mazzette? Qual è stato un esempio di illegalità o di immoralità?
Roma, anni fa, nel mondo, era questo. Illegalità, debito fuori controllo (quelli bravi alla Veltroni o alla Alemanno hanno lasciato 13 miliardi di euro di debiti), corruzione capitale, arresti, appalti dati con disinvoltura, faraoniche opere mai terminate, Ostia in mano alle cosche. Abbiamo dimenticato tutto questo? L’incredibile campagna di delegittimazione (anche e soprattutto sul piano personale) subita da Virginia ci ha fatto dimenticare tutto questo? A me no. Io non dimentico. Sostengo una donna forte e per bene e lo faccio senza alcun interesse a parte quello di essere cittadino di Roma. Non sono iscritto a partiti politici, non cerco alcun incarico, non campo di politica. Semplicemente vedo, conosco e ricordo. In bocca al lupo Virgì!

Alessandro Di Battista