I mondiali di calcolo mentale

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Per alcuni giorni gli amici Domenico e Michelangelo non rispondevano alle mie chat. Boh, saranno stati occupati. Ma certo che erano occupati, ben occupati, perché i giorni 16 e 17 luglio si trovavano a Paderborn, in Germania, per la nona Mental Calculation World Cup, una gara di calcolo mentale di cadenza biennale con prima edizione nel 2004.

Io li avevo incontrati recentemente a Roma, alla finale dei campionati nazionali di Calcolo Mentale, dove si erano ben piazzati: primo Domenico Mancuso, secondo Michelangelo Sabatini. La gara si era svolta presso l’università Luiss, ed era questa la terza volta che Domenico si piazzava al primo posto.

Comunque, questa è stata la prima edizione con partecipanti provenienti dall’Italia, accettati proprio per i buoni piazzamenti ottenuti in Italia.

Anche nella classifica finale di Paderborn i risultati sono stati ottimi, infatti Mancuso ha ottenuto il 16esimo posto e Sabatini il 19esimo.

Avevo già accennato in un’altra occasione alle gare di questo tipo; ricordo che ogni esercizio deve essere compilato scrivendo solo la risposta senza scrivere passaggi intermedi, in un tempo prestabilito.

Quello che balza agli occhi, scorrendo la classifica, è che i campioni sono quasi professionisti, nel senso che si allenano tutto l’anno per questo tipo di gare; ma ci sono specialità diverse, ed è stata stilata pure la classifica del calcolatore più versatile, ossia quello che si è ben piazzato in tutte le categorie. Per fare un paragone, è come la classifica del decatlon, che premia gli atleti bravi in tante discipline diverse, pur senza eccellere in nessuna di esse. Ed ecco la sorpresa: qui Domenico Mancuso risulta ottavo, e Michelangelo Sabatini decimo, e secondo me questo risultato è ancora più significativo dell’altro, perché ci ribadisce che, anche se non siamo i migliori, siamo quelli che più sanno adattarsi ai problemi, e trovare una soluzione nelle più disparate questioni che ci si presentano.

Naturalmente, e penso che Domenico e Michelangelo me lo confermeranno senz’altro, occorre anche allenarsi e studiare quali regole, teoremi o proprietà ci siano dietro tutto questo, ma se lo prendiamo come un divertimento, forse possiamo ottenere grandi risultati anche in queste specialità.

Io ho incontrato più volte i nostri due campioni, alle gare della Bocconi, alle gare del Mensa, e ai campionati di calcolo mentale. Non vedo l’ora di rivederli per fare di persona i complimenti ai due amici; per il momento mi riguardo le foto che ricordano gli incontri passati, per esempio questa che vi propongo, dove a Parigi consegno a Domenico l’anagramma del suo nome. Ma insomma, Domenico, quanto fa 2+n ?

Giorgio Dendi