Ieri Salvini ha scoperto che in alcune zone di Modena si spaccia

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Ohibò, chi l’avrebbe mai detto che la droga è uno dei principali problemi del nostro paese e delle nostre città.
Se Salvini quando era ministro fosse andato ogni tanto in ufficio, se ne sarebbe accorto. Ma si sa, ora ci sono le elezioni in Emilia e lo schema è il solito. Lo fece anche alle politiche. Scoprì Tor Bella Monaca, venne a farci una passeggiata in diretta Facebook.
Spiegò a tutti che sarebbe tornato da ministro e avrebbe ripulito il quartiere in pochi mesi.
Mai più visto.
Oggi invece ci accusa perché di fronte a questi problemi noi cattivi ed irresponsabili vogliamo abolire i decreti sicurezza.
Peccato che quei decreti non abbiano minimamente migliorato la condizione delle nostre città. E non a caso.

Ma andiamo con ordine.
La droga è un problema? Sì, enorme
La mafia che ne gestisce il traffico è un problema? Sì, enorme
I decreti sicurezza servono a contrastare il fenomeno? No, per niente. Non c’è nulla di utile in quei provvedimenti per affrontarlo. Niente di niente.
Salvini quando era ministro ha fatto qualcosa di concreto su questo? Nulla. Né per prevenire le dipendenze, né per contrastare traffico e spaccio. Niente di niente.
Sono troppo severo nel giudizio? Si, in effetti qualcosa ha fatto: moltissimi tweet.
Quindi? Quindi non c’è alcun nesso tra quei decreti e la sicurezza delle città, se non nel titolo. Tanto che in quelle città nulla è cambiato.
E allora:
1. abroghiamo i decreti sicurezza (che peraltro smontando il sistema dell’integrazione generano solo maggiori rischi per tutti).
2. Investiamo sulla prevenzione delle dipendenze e sul recupero
3. Sosteniamo le forze dell’ordine nel lavoro incredibile che fanno ogni giorno
4. Ricominciamo a spiegare che se si vuole davvero rendere le nostre città più tranquille e vivibili bisogna ricominciare a parlare di sicurezza sociale. Perché la sicurezza non è il securitarismo.
5. Contrastiamo ogni giorno questa insopportabile narrazione dei Salvini e delle Meloni.
Senza paura.