Ieri G. VERNE con il libro “Ventimila leghe sotto i mari “ ha accompagnato una parte della nostra vita di ragazzi entusiasti sognatori di avventure e scoperte.
Oggi ”Settanta metri sottoterra” e non è un libro, rappresenta l’ultima scoperta delle nefandezze umane che ci presentano un quotidiano pieno di “sorprese”. In uno sotterraneo a 70 metri di profondità appunto, la scoperta di un impressionante cumulo di copertoni, calcinacci, rifiuti ferrosi e persino la carcassa di una auto che sono stati smaltiti, si fa per dire dalla scelta demenziale di spregiudicati e ignoranti esseri che non riescono nemmeno a intuire il gravissimo rischio per la salute e la sicurezza dell’intero quartiere per eventuale incendio o esalazioni di materiali ancora non completamente identificati. E pare che questo sistema di comodo smaltimento sottocasa sia stato adottato anche da altri.
Qui parliamo di reati importanti e l’ironia è fuori luogo. Certo che sono passati i tempi del filu e ferru e, anche se in minore profondità nel terreno, si conservavano botti di buon vino o pregiate bottiglie DOC.
La terra non sempre da buoni frutti.
A.M.Cossu Criscuolo
