Si tratta del primo esperimento che ha dato vita a internet, una vera e propria rivoluzione che ha cambiato molte nostre abitudini, le modalità di accesso alle informazioni, di condivisione dei contenuti e anche i rapporti tra le persone. Chiaramente, nel bene e nel male.
Oggi l’evoluzione dello strumento, con le sue applicazioni, ci offre l’accesso a una serie infinite di opportunità ma ci espone parallelamente anche a grossi rischi che sarebbe un errore sottovalutare. Come, ad esempio, la diffusione di odio e violenza verbale, spesso prodotta da profili anonimi e difficilmente tracciabili, su piattaforme di uso comune, come i social, frequentate anche dai nostri figli.
Per questo motivo, insieme ad alcuni colleghi del Partito Democratico, abbiamo scelto di raccogliere la proposta avanzata dal regista Gabriele Muccino di legare all’apertura di un profilo social la validazione di un documento di identità.
È un punto di partenza importante come l’istituzione della “Commissione contro l’odio” che diventa la sede giusta per iniziare a fare sul serio su questo tema.
